I problemi legati alla cessione dei
crediti 110%, che impattano pesantemente sulla ricostruzione
post sisma Centro Italia, l'esigenza di ampliare il numero di
imprese che operano nel cratere, i protocolli di legalità ed i
controlli sui cantieri, la nuova piattaforma digitale per la
gestione delle pratiche sisma. Questi i temi affrontati oggi nel
corso di un incontro tra il nuovo Commissario Straordinario per
la ricostruzione, Guido Castelli, e una delegazione
dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), composta
dal vice presidente Piero Petrucco, delegato alla ricostruzione,
dal coordinatore dell'area sisma, Carlo Resparambia, dal
direttore dell'Ufficio Studi, Flavio Monosilio. "Abbiamo avuto
un primo confronto, ampio e costruttivo, durante il quale ho
ricordato il prezioso contributo dato finora dall'Ance alla
messa a punto di una normativa sulla ricostruzione sempre più
adeguata", ha detto Castelli. "I temi affrontati, che dovranno
naturalmente essere approfonditi, sono importanti e delicati, a
cominciare dalla difficoltà di cessione dei crediti legati al
110%, utilizzato per coprire la spesa eccedente il contributo
sisma che resterebbe in accollo ai proprietari, un problema che
rischia di rallentare, se non di compromettere la ricostruzione
privata", ha sottolineato il commissario. "Con l'Ance - ha
aggiunto - condividiamo l'esigenza di aumentare il numero di
imprese attive nella ricostruzione, e l'opportunità di sfruttare
la nuova piattaforma digitale Gedisi per accelerare i tempi di
pagamento dei lavori alle imprese esecutrici". "Sempre per
quanto riguarda la piattaforma ho chiesto ai rappresentanti di
Ance di cooperare per valutare eventuali esigenze di
miglioramento della stessa", ha detto ancora Castelli. Altro
argomento affrontato dal commissario e dall'Ance sono i
protocolli di legalità ed i controlli nei cantieri del sisma con
il badge elettronico. "Ci siamo ripromessi di approfondire
alcuni temi che sono già stati impostati - ha detto Castelli -
ma che necessitano di un'attuazione compiuta e ragionevolmente
applicabile in concreto".
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