Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morto a Palermo il pittore Tino Signorin

Morto a Palermo il pittore Tino Signorin

Aveva 86 anni. Nato a Tripoli e siciliano d'adozione

09 aprile 2020, 14:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' morto a Palermo, al 86 anni, il pittore Tino Signorini, siciliano d'adozione: era nato a Tripoli e da adolescente si era trasferito con la famiglia nel capoluogo dell'Isola, dove arrivò subito dopo la fine della guerra, attraversando in treno un'Italia devastata, un viaggio interminabile durato 12 giorni.
    Poco più che ventenne cominciò a dipingere, non tralasciando la passione per la poesia, soprattutto per i versi di Camillo Sbarbaro ed Eugenio Montale, ricorda un suo amico di sempre, il pittore Nicolò D'Alessanro.
    Uno delle sue tecniche predilette è quella del contè, una specie di fuliggine che copre scorci urbani e che offre una efficace rappresentazione di Palermo, con profili di muri sbrecciati, immersi in un costante crepuscolo. Crepuscolo al quale lui stesso sembra avviarsi nell'85, quando decide di abbandonare la pittura, per poi riprenderla, con rinnovato fervore, nel '96. Due anni dopo espone alla Galleria La Rocca di Palermo una selezione di sessanta opere realizzate a cominciare dal '68. E' un nuovo inizio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza