(di Rodolfo Calò)
(ANSA) - IL CAIRO, 02 FEB - È in pieno svolgimento in Egitto
il tour promozionale dell'iniziativa della Regione Siciliana
"Study in Sicily" che, attraverso il Fondo sociale europeo e il
programma "Erasmus+", punta ad attrarre studenti di Nordafrica e
Medio oriente in 16 fra atenei, conservatori, istituti tecnici
superiori e l'Accademia delle Belle arti dell'isola.
Iniziato il 28 gennaio e in corso fino a venerdì 3 febbraio,
il ciclo di incontri con studenti ha fatto tappa mercoledì
all'Istituto italiano di cultura del Cairo ma in agenda ci sono
stati anche due appuntamenti per far conoscere le opportunità di
studio in Sicilia anche ad Alessandria e Luxor. L'Egitto è il
primo Paese-obbiettivo cui dovrebbero seguire Giordania,
Algeria, Marocco e Tunisia, è stato detto all'ANSA da fonti
dell'iniziativa.
"L'iniziativa nasce dalla Regione Siciliana che sta
utilizzando risorse del Fondo sociale europeo regionale, il POR
FSE", ha ricordato Flaminio Galli, Direttore Generale
dell'Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, l'Istituto Nazionale di
Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa del Ministero
dell'Istruzione.
"L'obiettivo" di "Studiare in Sicilia" è quello di
'internazionalizzare' il territorio siciliano facendo sistema
fra tutti gli istituti dell'istruzione: quindi non solo
l'università ma anche conservatori, l'Accademia di Belle Arti,
Istituti tecnici superiori e l'Ufficio scolastico regionale", ha
aggiunto Galli parlando in una sorta di "fiera" della formazione
in cui le varie istituzioni siciliane si sono presentate a
giovani egiziani attratti dai loro striscioni, con nomi e loghi.
"Un secondo obiettivo è stabilire connessioni con il 'vicinato'
della sponda sud Mediterraneo facendo leva sulla cultura quale
strumento di 'soft diplomacy', in grado di evolvere anche in
attività economiche e commerciali", ha detto ancora il
Direttore, sempre in dichiarazioni all'ANSA.
Il Prorettore alla Didattica e all'internazionalizzazione
dell'Università degli Studi di Palermo, Fabio Mazzola, ha
definito l'iniziativa "molto importante perché ci consente - in
tantissimi campi - di aprire le porte a un paese come l'Egitto,
col quale abbiamo attualmente poche relazioni". Stanno arrivando
richieste di "mobilità" studentesca "ma anche di ricerca" in
"diversi settori, "primo tra tutti il turismo, cui sicuramente
questo paese è molto interessato, come anche la Sicilia", ha
aggiunto Mazzola.
Ma di comparti ce ne sono anche "tanti altri", ha detto
ancora il prorettore palermitano citando archeologia, beni
culturali, e pure l' "intelligenza artificiale", ambito nel
quale "quest'anno avvieremo un nuovo corso di laurea". Insomma
"le iniziative saranno a 360 gradi" con "l'obiettivo di firmare
accordi-quadro" che possano "dar luogo a procedure di mobilità"
per gli studenti in corso nonché, per quelli che hanno già
conseguito la laurea triennale in Egitto, a possibili iscrizioni
alla laurea magistrale in Sicilia oltre naturalmente
all'instaurazione di nuovi rapporti di ricerca", ha detto
Mazzola.
"Le università si presentano come un 'sistema' con un'offerta
didattica integrata", sia in italiano che in inglese, ha
sintetizzato Antonino Germanà, Prorettore con delega
all'internazionalizzazione dell'Università di Messina,
sottolineando anche il "piano della ricerca scientifica, con le
collaborazioni internazionali su scienze sociali", mediche,
umanistiche.
Parlando a studenti, il direttore dell'IIC cairota, Davide
Scalmani, ha evidenziato che il tour sta offrendo anche tre
concerti dell' "Orchestra Erasmus" in cui suonano per lo più
giovani di conservatori siciliani ed egiziani. A Luxor, martedì,
"è stato un successo strepitoso e siamo stati invitati a tornare
in futuro", ha riferito Riccardo Ferrara, direttore del
Conservatorio di Musica di Stato di Agrigento. (ANSA).
Sicilia si presenta all'Egitto per attrarre studenti
Al Cairo obbiettivo internazionalizzazione per sistema-Italia
