(di Roberto Ginex)
Giovani sul prato con indosso una
maglietta che ricorda una celebre frase del giudice Antonino
Caponnetto "La mafia teme la scuola più della giustizia",
cartelloni con slogan che lanciano messaggi chiari e
inequivocabili come "La mafia uccide i nostri sogni" e "Tutti
uniti contro la mafia". Migliaia di studenti provenienti da
tutta la Sicilia ma anche da altre città italiane, accompagnati
dai loro docenti, hanno invaso come un fiume in piena il Foro
Italico di Palermo per partecipare alla manifestazione 'La
memoria è di tutti', nel trentennale delle stragi mafiose del
'92. Sotto un sole cocente tutti assieme per dire 'no' alla
mafia e ad ogni forma di criminalità.
"A scuola facciamo progetti dedicati e parliamo di legalità,
di lotta alla mafia. Abbiamo letto diversi libri e oggi siamo
qua a Palermo per testimoniare l'impegno della memoria da parte
delle nuove generazioni, che, anche se non hanno vissuto gli
anni delle stragi, studiano, ne parlano e ricordano", dice
Vincenzo, 16 anni, che frequenta l'istituto tecnico superiore
'Archimede' di Cammarata (Ag) con un plesso anche a
Casteltermini, sempre nell'Agrigentino. "Stiamo vivendo una
bellissima giornata che ci dà bellissime sensazioni - aggiunge
Vincenzo - partecipiamo a quella che è stata ed è una vera
rivoluzione, dal silenzio alla voglia di parlare e di esserci,
abbattiamo il muro dell'omertà". '
"Oggi con la nostra presenza - dice Giuliana Catania, 13 anni
- offriamo la nostra testimonianza per dire e ribadire il nostro
no alla mafia". Le fa eco la compagna Aurora Granata, 14 anni:
"Ascoltare le testimonianze di quei tragici fatti che hanno
distrutto famiglie fa venire la pelle d'oca, storie incredibili
di chi è arrivato a sacrificare la propria vita, come i giudici
Falcone e Borsellino con gli agenti di scorta, per la lotta alla
mafia".
Sempre in mattinata circa 650 bambini dell'istituto
comprensivo "Luigi Capuana" si sono radunati nella piazza
antistante il palazzo di giustizia di Palermo per mettere in
scena uno spettacolo fatto di canzoni, poesie, balli.
L'iniziativa, che torna all'aperto dopo due anni di stop dovuti
all'emergenza sanitaria legata al Covid19, rientra nel progetto
"Ora Legale", realizzato con il contributo dell'assessorato
regionale della Pubblica istruzione. "Abbiamo sempre organizzato
qualcosa - spiega Piervincenzo Passiglia, dirigente vicario
dell'istituto Capuana - preferiamo partecipare tutti assieme con
i nostri plessi "Turrisi" che si affaccia proprio sulla piazza
del palazzo di giustizia, "Capuana", "Alaimo" e da quest'anno
anche con una sezione che abbiamo nell'istituto delle suore
"Cusmano". Dalla scuola dell'infanzia passando per la primaria
fino alla secondaria tutti i bambini e le bambine sono impegnati
in un percorso di educazione civica e alla legalità"-
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