Circa 3mila e 400 metri quadrati
in un unico monoblocco, dotato di nuova tecnologia e con una
suddivisione degli spazi concepita per assicurare rapidamente al
paziente tutte le cure e i trattamenti di alta specialità. Nel
trentennale dell'apertura del primo pronto soccorso al
Policlinico di Palermo, in mattinata, è stata inaugurata la
nuova area di emergenza dell'azienda ospedaliera universitaria
"P. Giaccone" alla presenza, tra gli altri, del preidente della
Regione Siciliana Renato Schifani, dell'assessore regionale alla
salute Giovanna Volo, del rettore dell'Università di Palermo
Massimo Midiri, del commissario straordinario del Policlinico
Salvatore Iacolino, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e
dell'arcivescovo Corrado Lorefice che ha benedetto i locali. Dal
nuovo pronto soccorso, operativo dalle 14,30, sarà possibile
accedere subito ai reparti dedicati a interventi e trattamenti
salvavita, dalla rianimazione alla cardiologia alle sale
operatorie, direttamente collegate alla terapia intensiva. Il
costo per il completamento del plesso dell'area di emergenza,
affrontato dalla Regione Siciliana con la sua struttura
commissariale per l'emergenza covid, è complessivamente di circa
6 milioni. L'azienda universitaria ha impegnato altri 500 mila
euro del proprio bilancio per ulteriori opere complementari.
L'edificio è realizzato su isolatori sismici e di impianti che
garantiscono la continuità di esercizio anche sotto
sollecitazioni sismiche. Tra le innovazioni, anche un sistema ad
aria compressa che in pochi secondi trasporta, attraverso un
tubo di 25 millimetri di diametro, le provette con i campioni
ematici da analizzare dal pronto soccorso al laboratorio di
analisi, distanti 600 metri.
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