(ANSA) - CATANIA, 03 OTT - Il paziente oncologico visto come
persona e non come numero è stato al centro a Catania del
convegno 'Io Donna.Tumori femminili: dalla prevenzione alla
cura', allestito dalla sezione etnea della Lega Italiana per la
Lotta contro i Tumori di Catania in occasione del centenario
della fondazione dell'associazione. Intense le sessioni
scientifiche proposte dalla tre giorni, che hanno approfondito
diverse tematiche: la prevenzione, lo screening, la diagnosi
precoce, la cura, la psicoterapia in oncologia, le differenze di
genere, l'etica.
Trait d'union dei diversi momenti del convegno l'etica e
l'approccio medico nei confronti del malato. In questa direzione
particolarmente atteso l'intervento di saluto dell'Arcivescovo
di Catania, Mons. Luigi Renna, che ha lasciato un messaggio
importante ai medici: "Guarire se possibile, ma curare sempre".
Dello stesso tono la tavola rotonda dal titolo 'Cure palliative
in oncologia e la salvaguardia della dignità umana'. Relatori
sono stati don Antonino Sapuppo (bioeticista), Sara Longo
(ordinario di Diritto romano), Cristoforo Pomara (ordinario di
Medicina legale), Raffermo Poma (Presidente regionale Amci), che
hanno coniugato aspetti etici, medici e legali. Approfondito il
delicato tema del fine vita e dell'approccio medico, nel quale
giocano un ruolo determinante le cure palliative che subentrano
nel momento in cui la malattia entra nella fase terminale e che
riescono a dare dignità al malato, migliorando la sua qualità di
vita e quella della sua famiglia, un tema ripreso anche nella
sessione 'Ruolo della psicoterapia in oncologia" in cui sono
stati illustrati alcuni progetti di prevenzione terziaria
avviati dalla Lilt di Catania in supporto dei pazienti avviati
nel percorso di uscita dalla malattia.
"Il raggiungimento dell'obiettivo di prevenzione dal cancro -
afferma Scalisi - è un traguardo estremamente ambizioso che
necessita una sinergia importante non solo fra le varie
discipline mediche ma anche fra onlus che perseguono il
raggiungimento di identici traguardi. Questo convegno è stato in
questo senso molto inclusivo e sono certa che rappresenterà per
tutti una base collaborativa che renderà più efficace il
rapporto fra medico e paziente a vantaggio di chi necessita di
questo supporto". (ANSA).