(ANSA) - PERUGIA, 16 GEN - "Con l'arresto di Matteo Messina
Denaro, a differenza del passato non ci sono più grandi nomi
come obiettivi tra i latitanti di mafia. Vuol dire che lo Stato
ha lavorato bene": il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone,
commenta così l'esito dell'operazione di Palermo. "Un risultato
eccezionale" lo definisce parlando con l'ANSA.
"Anche chi sembrava imprendibile non lo è" sottolinea ancora
Cantone. Il quale evidenzia comunque la necessità di non
abbassare la guardia "perché la mafia ha dimostrato di avere la
capacità di rigenerarsi anche per quanto riguarda i suoi capi".
Riguardo al fatto che Messina Denaro sia stato individuato a
Palermo, il procuratore di Perugia ricorda che questo è avvenuto
anche per altri grandi capi, come Totò Riina e Bernardo
Provenzano. "Questo accade - conclude Cantone - perché le
organizzazioni mafiose trovano consenso e complicità sul
territorio". (ANSA).
Cantone, per prima volta non più grandi latitanti
"Vuol dire Stato lavorato bene" dice dopo arresto Messina Denaro
