Nella prima metà del secolo scorso
nessuno come il futurista Fortunato Depero ha saputo incarnare
l'idea italiana di artista totale. In questo senso, la mostra
"Depero mito presente", dal 4 ottobre al Museo d'arte
contemporanea Riso di Palermo, costituisce un'occasione
straordinaria per ripercorrere la carriera di questo grande
protagonista del '900. Curata da Nicoletta Boschiero e in
collaborazione col Mart di Rovereto, la rassegna è stata
presentata alla stampa da Vittorio Sgarbi e Silvio Cattani,
rispettivamente presidente e vicepresidente del Mart,
dall'assessore regionale alla Cultura Alberto Samonà e dalla
nuova direttrice di Riso Maddalena De Luca.
"Depero è stato un artista libero, che ha saputo ascoltare il
rumore del mondo", ha detto Sgarbi, ricordando l'importanza del
suo soggiorno a New York. "Un'esperienza senza precedenti - ha
sottolineato - che ha sprovincializzato l'arte italiana e ha
fatto conoscere il Futurismo a livello internazionale". Pittore,
scenografo, costumista, ideatore di mobili e arredamenti,
scultore e pubblicitario, Depero ha svolto, assieme a Balla, un
ruolo fondamentale per lo sviluppo del cosiddetto secondo
Futurismo. Al Riso sono esposte alcune fra le opere più belle e
preziose di Depero, grandi oli, acquarelli, disegni, fino al
libro imbullonato, copia di proprietà della Biblioteca regionale
della Sicilia le cui pagine è possibile sfogliare virtualmente
su un monitor.
"Dimenticare l'elemento uomo e sostituirlo con l'automa
inventato per ottenere un maggior senso geometrico e di
libertà": un'esaustiva sezione della mostra è dedicata ai Balli
plastici, azioni mimiche per il teatro di marionette. Il primo
spettacolo andò in scena a Roma nel 1918 al Teatro dei piccoli
di Podrecca su musiche di Alfredo Casella e altri. Un'altra
sezione ricorda il "Cabaret del diavolo" per l'Hotel Élite et
des étrangers di Roma.
Ancora oggi la bottiglia del Campari soda è quella disegnata
da Fortunato Depero, a forma di calice rovesciato. Sono esposti
alcuni manifesti di quella lontana campagna pubblicitaria.
Completa la mostra una piccola appendice dedicata a Depero in
Sicilia, quando fu ospite dell'amico Guglielmo Jannelli. La
mostra è aperta fino al 15 gennaio.
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