Le sfaccettature e le declinazioni
degli spumanti siciliani sono stati celebrati a "Sicilia in
bolle", la manifestazione vinicola che per tre giorni ha reso la
provincia di Agrigento "capitale" delle bollicine. "L'ottava
edizione appena conclusa lo scorso weekend è stata un'intensa
attività con un notevole coinvolgimento dell'intero comparto -
spiega Calogero Trupia, Delegato dell'Associazione Italiana
Sommelier per le città di Agrigento e Caltanissetta - . Ancora
una volta si conferma il successo di Sicilia in Bolle, diventato
uno degli eventi più importanti e attesi dagli amanti del vino".
Ad aprire i lavori come da programma sono state le "Donne del
Vino", associazione di settore che conta nell'isola 64 socie di
varie professioni enologiche: l'agronoma, l'enologa, la
sommelier e tante altre figure tutte della filiera del vino,
insieme alle produttrici hanno osservato e relazionato sulla
declinazione al femminile delle bollicine e delle cantine
durante una serie di masterclass. In totale sono stati 6 i
premi intitolati alla memoria del socio "Alberto Gino Grillo",
assegnati dal Presidente regionale Francesco Baldacchino durante
la tradizionale cena di gala.
"Sua Altezza 650" Brut Tenute Lombardo è stato il miglior
Charmat in bianco, "Fushà" Brut rosé Baglio di Pianetto è stato
il miglior Charmat in rosa, "Almerita" brut 2017 Tasca
d'Almerita proclamato miglior metodo classico in bianco mentre
Rosé Brut 2016 Donnafugata è risultato il miglior metodo
classico in rosa. Altri due premi per altrettante cantine che si
sono distinte come miglior performance aziendale: insignite le
etichette "Perla" Brut di Bagliesi e Noblesse Brut 2017 di
Benanti.
La serata finale ha registrato più di 600 presenze che si
sono distribuite tra i 43 banchi di degustazione.
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