(ANSA) - PALERMO, 21 MAG - Con il convegno sulle fake news,
che si è svolto stamane a Palermo nel dipartimento di
Architettura, si è concluso il progetto biennale che ha visto
l'Università di Palermo nel ruolo di partner scientifico d'una
iniziativa pubblico-privato, finanziata dall'Ue, con l'intento
di sviluppare difese contro la disinformazione, una delle
principali minacce che deve fronteggiare la democrazia in tutto
il mondo. Per farlo, i proponenti, che hanno avuto in It Hub -
società editrice di Blasting News - il soggetto capofila, hanno
lavorato a un algoritmo capace di intercettare le notizie
potenzialmente false.
"Non è la soluzione definitiva, trattandosi di un problema
complesso con mille sfaccettatura, ma sicuramente un contributo
al servizio dell'informazione", ha detto Francesco Molinari,
consulente di It Hub . .
Ad allenare l'algoritmo ha contribuito la serie di iniziative
condotte dall'Università di Palermo. "Un percorso che è durato
circa due anni e che è stato articolato in sei fasi - ha
spiegato il professor Ferdinando Trapani - L'ultima ha visto lo
svoglimento di cinque Electronic Town Meeting, eventi on line su
tematiche che maggiormente risentono della disinformazione, dove
i protagonisti sono stati gli studenti che, con il contributo
degli esperti, hanno ragionato su come andrebbe veicolata una
notizia. Un modo per affinare i dispositivi concettuali
utilizzati dalla macchina".
Il convegno ha registrato gli interventi di docenti delle
università di Palermo, Messina, Catania ed Enna e si è concluso
con un tavolo di discussione. Tra i temi affrontati ci sono
stati lo stato dell'informazione a livello globale e locale, le
influenze delle fake news sulla democrazia, il ruolo delle
istituzioni europee e il rapporto con le piattaforme,
considerazioni su blockchain e data visualization al tempo della
post- verità". (ANSA).