Cosa nostra torna a puntare sul
traffico di stupefacenti che rappresenta un'importante voce nel
bilancio delle famiglie mafiose. Emerge dall'inchiesta che oggi
ha portato a 31 arresti a Palermo.
Dalle "sei piazze di spaccio dello Sperone", tutte direttamente
gestite o comunque controllate dai componenti dei clan, il
ricavo presunto calcolato è di circa 80.000 euro settimanali.
Nel corso delle indagini è emerso che le cosche si rifornivano
di droga dalla Calabria.
Durante l'inchiesta sono stati 16 gli arresti in flagranza per
detenzione di sostanza stupefacente e sono stati sequestrati
circa 80 chili di droga tra cocaina, purissima ancora da
tagliare, hashish e marijuana per un valore sul mercato di oltre
8 milioni di euro.
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