Aperta e subito sospesa la seduta
dell'Ars: la coperta finanziaria è ancora troppo corta rispetto
alle tante norme proposte dai deputati, ma anche dal governo.
Sei ore di confronto non sono bastate a fare quadrare i conti.
Ci vuole ancora tempo. Così la seduta, programmata per le 11 di
stamani, è slittata di sei ore, ma è stata un'apertura flash: i
lavoro sono stati sospesi. "Ancora le carte complete non ci
sono, ci dobbiamo dire la verità", ha detto il presidente
dell'Ars, Gianfranco Miccichè. In aula sono arrivati tre
maxi-emendamenti: uno del governo e due parlamentari (di
maggioranza e di opposizione). Miccichè ha convocato la
conferenza dei capigruppo per decidere come procedere perché le
coperture finanziarie non bastano per soddisfare le quasi 200
norme contenute nei tre testi: "Per valutare tutto servono
almeno un paio d'ore, quindi la mia proposta è di lavorare oggi
e rinviare a domani - ha affermato - anche perché il ragioniere
generale mi ha fatto sapere che se andiamo a lunedì è quasi
sicuro che la Regione non potrà pagare gli stipendi". In aula
qualcuno ha protestato. "Sono stanco, da quattro giorni sono
buttato qui", ha aggiunto Miccichè prima di sospendere i lavori
e riunire la capigruppo.
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