Per mesi sono stati al centro del
dibattito sul reddito di cittadinanza e della riforma del
mercato del lavoro ma in pochi hanno approfondito la loro figura
e il loro ruolo. A tentare di colmare questo deficit interviene
adesso un libro "Navigator (a vista)" che raccoglie una
quarantina di fotogrammi, piccolissime storie vere, per
raccontare un lavoro di cui tutti parlano ma pochi conoscono. Il
libro è stato presentato oggi a Villa Niscemi, sede di
rappresentanza del Comune di Palermo, dell'Associazione
Nazionale Navigator.
Il volume - edito da Mimesis, con la prefazione del sociologo
Domenico De Masi, tra i relatori dell'incontro - raccoglie le
testimonianze dei Navigator italiani nel rapporto coi
beneficiari del Reddito di Cittadinanza e nella introduzione di
una figura professionale nuova, tuttora sconosciuta a gran parte
dell'opinione pubblica e dei media.
L'antologia si compone di testimonianze dirette dei
Navigator, i tutor del Reddito di Cittadinanza, raccolte
dall'Associazione Nazionale Navigator attraverso un contest
letterario. "Tra "storie di vita", testimonianze e riflessioni,
- si legge in una nota - ciascun contributo approfondisce uno o
più aspetti dell'universo composito del Reddito di Cittadinanza,
alternativamente rappresentato da visioni opposte ma tutte
figlie di pregiudizi e mancanza di riscontro nella realtà. La
verità è ovunque e in nessun luogo, ma non si può sperare di
avere una visione globale della misura senza averla osservata
con gli occhi di chi l'ha seguita passo passo".
Nel corso del dibattito sono state approfondite anche le
tematiche sulle Politiche attive del lavoro e sulle prospettive
per i circa 2.300 operatori (400 in Sicilia) il cui contratto
scade il prossimo 31 dicembre, facendo venir meno - in caso di
mancata proroga del loro incarico - un prezioso apporto di
risorse professionali qualificate nei Centri per l'Impiego che,
specie al Sud, lamentano forti carenze strutturali e di
organico.
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