"La pandemia ha accelerato il
modificarsi dei consumi culturali ed editoriali degli italiani,
sono cambiate anche le biblioteche, è esploso il prestito
digitale con nuove modalità e funzioni del prestito. Il grosso
cambiamento è avvenuto all'interno dei due grandi termini di
cultura: il libro e la lettura". E' l'analisi fatta all'ANSA dal
direttore del Centro per il libro e la lettura (Cepell) del
Mibac, Angelo Piero Cappello, intervenuto a margine di un
incontro nell'ambito della manifestazione culturale "Tempo
futuro, possibile sostenibile" organizzato da "38° Parallelo" a
Marsala.
Secondo Cappello, l'oggetto "libro è esploso, dialoga con
tutto il web ed è cambiato ontologicamente, è in dialogo
ininterrotto con la rete a tutti i livelli. L'oggetto del libro
- ha aggiunto - si è trasformato, non è più né l'oggetto di
carta né l'audiolibro, ma qualcosa che sviluppa convergenze
multisensoriali". C'è stata insomma "una metamorfosi nel libro e
nella lettura, che va affrontata, siamo immersi in essa. Se non
la cogliamo ne saremo travolti invece di individuarne le
dinamiche e indirizzarle", indica Cappello rivolgendosi a tutti
gli attori coinvolti, "autore, editore, distributore e lettore
che si può approvvigionare in varie forme come digital devices,
librerie, canali alternative, prestiti a distanza, prestiti
digitali e altro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA