(di Francesco De Filippo)
Quando nel 1773 John Woodhouse da
Liverpool approda a Marsala, l'impero britannico regna ancora
incontrastato sul pianeta dove, associato al dominio militare,
ha tessuto una fitta ed efficiente rete commerciale. Il ricco
mercante inglese assaggia un vino dolce, ossidativo, che la
gente del posto chiama Perpetuo e produce autonomamente, nelle
cantine delle case, per consumo personale. Gli piace, fiuta
l'affare, capisce che può trasformare quel prodotto in un brand,
come già altre sostanze analoghe erano diffuse nell'impero
coloniale. Perché il business riesca, però, Woodhouse deve
risolvere un problema: "stabilizzare" il vino perché possa
essere trasportato per migliaia di miglia, e possa essere
consumato nell'arco di un lungo periodo. Lo risolve aumentando
la gradazione alcolica. Il business riesce, la bottiglia con la
grande etichetta gialla e la scritta in rosso "Woodhouse
Marsala", diventa un prodotto di successo.
Praticamente, il Perpetuo autoctono diventa la base del
Marsala che verrà commercializzato dovunque nel mondo, primo fra
tutti tra i componenti della Marina di sua Maestà. Il successo
di Woodhouse crea una realtà di piccole e medie aziende
produttrici siciliane che faranno di Marsala una città
industriale, a dispetto di una potenziale vocazione marittima,
sebbene permanga una flottiglia di pescherecci in fervente
attività. Un tessuto industriale che nei decenni '60 e '70, con
la perdita di appeal del Marsala, conosce però una grave crisi.
Erano gli anni delle coltivazioni intensive, dell'utilizzo della
chimica nell'agricoltura: sistemi per rendere sempre più
competitiva la produzione a abbassare i prezzi sul mercato,
anche a discapito della qualità.
Da pochi anni, però, guidati da un vignaiolo visionario,
Marco De Bartoli, altri tre produttori (Augileri, Barraco,
Badalucco) ripudiando tutti i sistemi non naturali, hanno
recuperato la produzione dell'antico Perpetuo, così chiamato
perché privo di annata; al contrario, viene "ricolmato" di volta
in volta, di anno in anno. Rifacendosi alla sapienza collettiva
che ancora si tramanda in qualche casa e al possesso di qualche
litro di "madre", oggi è cominciata la vendita delle prime
bottiglie.
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