Un orto aereo per coltivare ortaggi,
verdure, frutta. Sbarca ad Enna l'idroponica, una tecnica di
coltivazione delle piante fuori suolo, senza terra e grazie
all'acqua, nella quale vengono sciolte sostanze nutritive adatte
per far crescere le piante velocemente e in salute. Il punto di
forza di questa tecnica è che le piante possono essere coltivate
in un ambiente chiuso e isolato dall'esterno che combinato con
l'assenza di terreno permette di annullare l'esposizione delle
piante ad agenti infestanti facilitando ulteriormente il loro
sviluppo.
L'idea è di un geometra di Leonforte in pensione, Nino
Pollara, dell'associazione culturale 38° Parallelo, che insieme
ad un giovane apicultore ennese, Endrius Giannotta, ha
impiantato una coltivazione idroponica in pieno centro storico.
"L'agricoltura idroponica è il futuro - dice Nino Pollara -
Intanto è una coltivazione che non usa pesticidi e dunque
salutare. Il costo di avvio è davvero basso, E poi non implica
la fatica necessaria per coltivare nella terra ed è tecnologica.
Una caratteristica, questa, che potrebbe attrarre tanti
giovani". Nino vuole proporre la sua idea al Comune di Enna.
"Nel capoluogo ci sono tante case abbandonate. Si potrebbe
creare una coltivazione tutta ennese, di un ortaggio, di una
verdura, di un legume made in Enna, da impiantare nei tanti
stabili abbandonati della città, Questo avrebbe il duplice
obiettivo di riqualificare il centro storico, di avvicinare
tanti giovani ad una prospettiva di lavoro, con prodotti sani e
redditizi e di far muovere un certo tipo di turismo". Le
province siciliane più dedite a questa pratica colturale sono
Ragusa, Siracusa e Agrigento, ma si trovano diverse realtà
aziendali anche nel marsalese. La produzione idroponica e fuori
suolo riguarda, principalmente, colture ortive e, in modo
particolare, il pomodoro.
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