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Mafia: Azzolina, si sconfigge anche sui banchi di scuola

Mafia: Azzolina, si sconfigge anche sui banchi di scuola

Ministro a conferenza progetto educativo Centro Pio La Torre

PALERMO, 22 ottobre 2020, 17:14

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Affrontare le sfide imposte dalla pandemia utilizzando internet come risorsa per continuare a contrastare le mafie divenute sempre più globali: è l'appello corale lanciato dai relatori della prima conferenza del 15mo progetto educativo antimafia promosso dal centro studi Pio La Torre e seguito in diretta streaming sul sito dell'associazione e sul portale "Ansa Legalità" da oltre 100 scuole, tra cui 12 case circondariali da Nord a Sud Italia. L'occasione è stata offerta dall'incontro promosso in occasione dek ventennale della Convenzione Onu Palermo 2000 alquale ha partecipato anche la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, "Gesualdo Bufalino, scrittore e insegnante, - ha ricordato - ha detto che la mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari e in queste parole io credo fermamente. La mafia, infatti, non si sconfigge solo nei tribunali o nelle procure, ma anche tra i banchi di scuola".
    "Le organizzazioni criminali, la camorra, la 'Ndrangheta, la Sacra corona unita hanno un comune denominatore - ha aggiunto la ministra - hanno paura di chi conosce, impara, ha sete di migliorarsi, di chi vuole esplorare, perchè questi criminali si insinuano tra le pieghe dell'ignoranza, del timore reverenziale, dell'inettitudine, si fanno forza della debolezza altrui e ottengono rispetto con la violenza. Anche loro però sono deboli davanti a chi attraverso i libri e il sapere sa cosa sono i diritti, davanti a chi non si piega, davanti a chi sa cosa sia legalità, ma anche davanti a chi conosce la bellezza, la poesia, l'arte, la musica". Azzolina ha poi osservato che "la mafia perde tutta la sua forza davanti a chi, come la scuola, ti insegna ad alzare la testa. Il vostro progetto educativo antimafia - ha sottolineato la ministra - è uno dei modi migliori per educare le nostre ragazze e i nostri ragazzi a combattere questo fenomeno, solo così potremo forgiare cittadini liberi, critici, e pronti a dire di no a tutte le mafie".
   
   

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