Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Operai su ciminiera: terzo giorno di protesta a 100 metri

Operai su ciminiera: terzo giorno di protesta a 100 metri

Vigilia del tavolo a Roma, attesa per esiti incontro

PORTOSCUSO, 02 marzo 2023, 18:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Operai su ciminiera: terzo giorno di protesta a 100 metri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Operai su ciminiera: terzo giorno di protesta a 100 metri - RIPRODUZIONE RISERVATA
Operai su ciminiera: terzo giorno di protesta a 100 metri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Seconda notte a 100 metri di altezza per i quattro operai che da martedì mattina si sono asserragliati sulla ciminiera dell'impianto Kss della Portovesme srl, nel polo industriale del Sulcis. E seconda notte turbolenta: molto vento con temperature che sono decisamente calate dalla mezzanotte alle 5 mettendo in difficoltà i lavoratori, nonostante siano attrezzati con sacchi a pelo, coperte e tende per proseguire nella protesta, giunta al terzo giorno consecutivo. Almeno sino a domani, quando si riunirà il tavolo ministeriale a Roma con azienda e sindacati per trovare una soluzione al prezzo dell'energia. Dagli esiti di quell'incontro scaturiranno diversi effetti: non solo sarà determinante per la protesta in atto, ma influirà sulle scelte aziendali e sul futuro occupazionale di circa 1.450 lavoratori, 550 diretti, 62 interinali e il resto delle ditte d'appalto.

Nel frattempo il sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori insieme all'intera amministrazione, ribadisce la propria "preoccupazione per la grave situazione sociale e di ordine pubblico che si sta determinando a causa della decisione unilaterale della Portovesme Srl di perseguire nel suo intento di fermare la linea piombo, con la conseguente fuoriuscita dal ciclo produttivo di oltre 400 lavoratori, tra diretti e indiretti e tra questi 60 lavoratori interinali che non potranno godere di nessun ammortizzatore sociale".

"Tale decisione unilaterale ci appare abbastanza forzata considerando il netto miglioramento dei costi energetici e delle sue prospettive future, oltre al prezzo dei metalli sempre remunerativo". Non solo: vista "la piema vigenza del provvedimento normativo del credito d'imposta, la Portovesme srl può ora godere di un prezzo medio a megawattore intorno ai 90 euro". "In prospettiva futura l'azienda prefigura inoltre lavorazioni sostitutive che certamente potrebbero impattare pesantemente sull'ambiente e sulla salute pubblica, oltre che sugli stessi operai, peggiorando i problemi già presenti sul nostro territorio". Su questo, il primo cittadino chiarisce: "pur senza pregiudizi nei confronti di nuove iniziative, non ci potrà essere nessun sostegno rispetto a ipotizzate future lavorazioni che non garantiscano la piena tutela dell'ambiente e della salute pubblica così come non ci potrà essere nessun sostegno, neanche preliminare, a iniziative che non garantiscano la continuità produttiva e la tutela di tutti i lavoratori interessati, diretti, indiretti e interinali".

"IL PROBLEMA DEI COSTI DELL'ENERGIA E' REALE" - "È con rammarico che apprendiamo delle posizioni prese dal sindaco del comune di Portoscuso nei confronti della vertenza energia che sta colpendo la Portovesme Srl. Dal comunicato si insinua che il problema sugli alti costi energetici non sia reale. Questo, secondo noi e secondo le notizie in nostro possesso, è falso e rischia di mettere a repentaglio un eventuale buon esito del tavolo ministeriale di domani". Lo scrivono in una nota i quattro lavoratori asserragliati sulla ciminiera a 100 metri di altezza su una ciminiera della Portovesme srl, in merito alla nota del comune sulcitano nella quale si parla di un "netto miglioramento dei costi energetici e delle sue prospettive future oltre al prezzo dei metalli sempre remunerativo". "Successivamente si pone in maniera netta e pregiudiziale contro una eventuale riconversione degli impianti - aggiungono - Riteniamo che se il sindaco sia in possesso di informazioni di cui i lavoratori della Portovesme non sono a conoscenza, debba condividerle e - incalzano - ci chiediamo se la posizione espressa dal sindaco sia condivisa dall'intera maggioranza a cui chiediamo di esprimersi a riguardo".

"CONSIGLI COMUNALI SULCIS SIANO CONVOCATI IL 3" -  Al terzo giorno di protesta, dopo la visita dei sindaci del territorio e il neo segretario regionale del Pd, sono arrivati anche gli assessori regionali dell'Industria e dell'Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu, che hanno partecipato a una assemblea con i sindacati. I due esponenti della Regione hanno anche parlato telefonicamente con i 4 operai che da martedì mattina sono asserragliati a 100 metri su una ciminiera della Portovesme srl. Nel frattempo la nota del Comune e del sindaco di Portoscuso, che ha destato stupore tra i lavoratori in lotta e i sindacati, scatena anche la polemica politica.

"Leggiamo esterrefatti il comunicato del sindaco e non certo dell’intero consiglio comunale, in merito alla vertenza Portovesme srl - si legge in una nota del gruppo di opposizione Portoscuso Rinasce - Il rispetto delle norme, degli iter sono una ovvietà e non oggetto di discussione e cosi deve essere sempre. Quanto scritto rischia di spostare la discussione su altre tematiche che nulla hanno a che vedere con la vertenza del caro energia e mortifica la battaglia che i quattro lavoratori asserragliati all’interno della ciminiera e del resto delle maestranze ai cancelli, che stanno portando avanti per il futuro dei 1500 lavoratori.

Preoccupati per il blocco delle attività, e a sostegno alla vertenza, abbiamo richiesto una convocazione di Consiglio Comunale straordinaria e urgente da svolgersi nei piazzali della Portovesme srl, in concomitanza con il tavolo al Mimit in videoconferenza per il giorno 3 marzo 2023 alle 10". Per questa riunione è stato chiesto anche il sostegno ed eventualmente la convocazione dei consigli comunali limitrofi e la presenza massiccia delle attività commerciali ed imprenditoriali dell’intero territorio.


   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza