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Alluvione Olbia: nessun colpevole per i 6 morti del 2013

Alluvione Olbia: nessun colpevole per i 6 morti del 2013

Gup Tempio decide 3 assoluzioni e 7 non luoghi a procedere

TEMPIO PAUSANIA, 17 gennaio 2022, 19:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nessun colpevole per la morte di Francesco Mazzoccu e del figlio Enrico, di Patrizia Corona e della figlia Morgana Giagoni, di Maria Massa e Anna Ragnedda, le sei vittime dell'alluvione che il 18 novembre 2013 travolse Olbia. Il gup del Tribunale di Tempio Pausania, Marco Contu, ha assolto oggi con rito abbreviato l'ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Olbia, Davide Bacciu, l'ingegnere Claudio Vinci e il geometra Francesco Pisanu, per non avere commesso il fatto.
    Per gli altri sette imputati che avevano scelto il rito ordinario, fra cui l'ex vice sindaco di Olbia Carlo Careddu, il gup ha emesso sentenza di non luogo a procedere, respingendo le richieste di rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo e disastro colposo formulate dalla pm Ilaria Corbelli. Non andranno quindi a processo, oltre a Careddu, il capo dell'ufficio tecnico Costantino Azzena, Mauro Scanu, Paolo Meloni, Sergio Usai e Michele Territo.
    La sentenza di assoluzione "per non avere commesso il fatto", ha scagionato Bacciu, Vinci e Pisanu. Per quest'ultimo la stessa pm aveva chiesto il proscioglimento. "Il nostro assistito non sarebbe dovuto neanche entrare in questo lungo processo ", commenta l'avvocato Lorenzo Asara, che con Stefano Asara difende Pisanu, progettista negli anni Ottanta dell'abitazione di una delle vittime, l'88enne Maria Mossa. Soddisfatto per l'esito anche l'avvocato Marco Salis, che con la collega Pier Ferrara, difende Bacciu: "Gli imputati sono stati assolti perché non esiste una minima prova che i fatti indicati nell'imputazione siano ascrivibili al nostro assistito e agli altri".
    Nel procedimento chiuso oggi dal gup Marco Contu i nove imputati erano accusati di essere responsabili a vario titolo delle morti causate dall'esondazione dei canali Siligheddu, Gadduresu e rio Sa Ua Niedda, straripati in seguito al passaggio del ciclone Cleopatra. 
   

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