Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Venezia: Sardegna al Festival con Di Costanzo e Muresu

Venezia

Venezia: Sardegna al Festival con Di Costanzo e Muresu

Domenica 5 "Ariaferma", con Toni Servillo e Silvio Orlando

CAGLIARI, 02 settembre 2021, 14:01

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un pezzo di Sardegna sbarca al Festival del cinema di Venezia con la Fondazione Sardegna Film Commission. In sala "Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo, fuori concorso, e "Princesa" di Stefania Muresu, evento speciale delle Giornate degli Autori. La prima pellicola sarà proiettata domenica 5 settembre. "Ariaferma", interpretato da Toni Servillo, Silvio Orlando e Fabrizio Ferracane e con Luca Bigazzi alla fotografia, è ambientato nel carcere di San Sebastiano a Sassari. La storia ruota attorno ad un vecchio carcere in dismissione che per problemi burocratici vive giornate paradossali: i trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti con pochi agenti rimangono in attesa di nuove destinazioni. In un'atmosfera sospesa, le regole di separazione si allentano e tra gli uomini rimasti si intravedono nuove forme di relazioni.

"Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri - spiega il registra Di Costanzo - Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi, è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film".

Giovedì 9 settembre sarà la volta della prima mondiale del documentario "Princesa" di Stefania Muresu, scritto insieme con Fabian Volti e Carlo Doneddu come autore della colonna sonora. Nello scenario di un Mediterraneo che guarda al Sud, terra di riti e credenze, Princesa è il nome di fantasia di una giovane donna nigeriana, arrivata in Sardegna attraverso i canali del traffico di esseri umani. Vittima di un maleficio da cui cerca silenziosamente di liberarsi, la sua biografia non scritta rivela una storia di tratta e di superstizione.

"Il desiderio del film nasce dall'incontro personale con Princesa e dalla volontà reciproca di lasciare una traccia, un segno della sua storia e della storia di molte altre donne nigeriane - racconta la regista - L'ho conosciuta all'interno di una comunità di accoglienza per vittime di tratta a Cagliari, dopo essere fuggita dalla rete dei trafficanti che gestiscono in Italia il mercato della prostituzione e dello sfruttamento".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza