(ANSA) - CAGLIARI, 23 GEN - La Sardegna passa dalla fascia
gialla a quella arancione per i nuovi focolai nelle case per
anziani e il superamento del limite del 30% di occupazione delle
terapie intensive individuato dal ministero della Salute, ma non
per l'indice di trasmissibilità, l'Rt si ferma a 0,95. E la
decisione del ministro Roberto Speranza sui dati della cabina di
regia riferiti alla settimana 11-17 gennaio e che causa una
levata di scudi nell'Isola. Il governatore Christin Solinas
parla di "paradosso" perchè il provvedimento arriva proprio
mentre si inaugura un nuovo reparto intensivo a Sassari con 30
posti letto. Inoltre l'Agenas ha già rivisto il tasso di
occupazione, sceso al 30% mentre oggi si contano sei pazienti in
meno in area critica. E oggi si registra un nuovo calo dei casi,
191, anche se in rapporto con i tamponi effettuati, 2.649 test,
il tasso di positività sale dal 6 al 7,2%. Ancora alto il numero
dei decesssi: 10 in 24 ore. Il presidente della Regione si dice
pronto a ricorsi "Abbiamo già manifestato ieri le nostre
perplessità al ministro, speriamo in una rettifica oggi di
questa decisione, altrimenti tuteleremo le ragioni della
Sardegna in altre sedi". Un appello alla revisione della
decisione ministeriale sulla base degli ultimi dati ("se ne
esitono di nuovi") arriva anche dai banchi della maggioranza che
sostiene il Governo. La deputata Pd Romina Mura sollecita un
approfondimento e un'eventuale passo indistro del ministro
Speranza nelle forma previste dalla legge.
Sul fronte dei vaccini, invece, rallenta la campagna nell'Isola
a causa "della ristrettezza di dosi trasferite dallo Stato. Il
contratto tra la Pfizer e lo Stato prevedevano una certa
dotazione, l'azienda ne ha fornito meno e l'Isola sta pagando un
prezzo in questi termini" ha detto il governatore Solinas.
Attualmente la Sardegna ha somministrato il 64,9% delle dosi,
cioè 26.195 su 40.350 consegnate. (ANSA).