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Ferilli, condurre Sanremo? No, voglio fare l'attrice

Battute e risate, "faremo le 3 di notte, corso di sopravvivenza"

dell'inviata Angela Majoli SANREMO

"Condurre Sanremo? No... io voglio fare l'attrice". Nel 1996 affiancò Superpippo Baudo con Valeria Mazza, poi all'Ariston è tornata nel 2012, ospite speciale di Gianni Morandi. Oggi Sabrina Ferilli, co-conduttrice con Amadeus della serata finale dell'edizione dei record, esclude di poter prendere il timone del festival. "Mi piace fare l'attrice. Anche qualche divagazione al tema, ma presentare è un'altra cosa. Non mi piace la confusione di ruoli di questo periodo, la trovo pericolosa: ognuno deve fare il suo, e migliorarsi nel suo.
    Saltare di palo in frasca non incontra il mio parere positivo".
    E in coppia con l'amica Maria De Filippi? "Potrei portare solo il contributo che porterò stasera. E poi, Amadeus, ti fermi? L'hai detto? L'aveva detto pure Mattarella, ma poi è rimasto. Le situazioni rimettono tutto in discussione".
    Tra gag e battute, l'incontro con i giornalisti in sala stampa è uno show. "Sono molto contenta, ho applaudito a questo grande successo e posso farlo perché non mi appartiene. E' la tv di stato e in questo dovrebbe unirci tutti, un risultato buono per l'azienda pubblica è un risultato buono per tutti noi", esordisce seria. Poi lascia spazio all'ironia. "Stasera non si farà un cavolo... ma finora tutti sono stati bravissimi, eccezionali. Magari Amadeus mi farà uscire alle 3, faremo corsi di sopravvivenza, per fortuna è previsto qualche piccolo snack.
    Tutt'al più mi vedrete sul finale quando si dirà chi ha vinto".
    E poi: "Gianni Morandi è ancora vivo? Lo avete fatto esibire alle due di notte". Quanto alla sua performance, "non canterò e non ballerò, ho proposto ad Amadeus di fare un trenino, tutti e due nudi, ma non ha accettato. Chissà, in un prossimo Sanremo...". Al prossimo scudetto della Roma? "Ma c'è il rischio che, quando accadrà, l''impalcatura' non reggerà più!". Risate.
    "Qualche parolaccia? La dirò, anche perché dura tanto, è impossibile non colorire con qualche battuta o esclamazione".
    Poi sottolinea: "Per chi fa questo mestiere, questo è un momento straordinario, ci sono anche rischi, non è detto che si faccia un'ottima figura, l'emozione gioca tanto, l'aspirazione ad esserci credo sia di tutti". Per questo ai primi di gennaio ha detto subito sì alla telefonata di Lucio Presta, manager di Amadeus: "Soffrivo per la prima volta in vita mia di cervicale, mi avevano dato fan e cortisone, ero rintronata, cotta, tossicodipendente. Mi chiama Presta e io dico subito sì, poi mi è venuto il dubbio che non mi avesse chiamato nessuno, ma non sapevo come farmelo riconfermare. Quando dici sì a Sanremo è come essere catturati da una squadra del Kgb: stai zitta, non parlarne con nessuno, neanche con i genitori, non fiatare, cose da 007. Sono stata due o tre giorni in trance, poi ho preso coraggio, e Presta mi ha confermato".
    Ad Amadeus l'ha suggerita il figlio Josè: "Mi ha detto: 'papà, non puoi non chiamarla'. Sono felice che in un Sanremo giovane, che piace a tutti, per il gran finale ci sia Sabrina Ferilli", sorride il direttore artistico. E lei ricambia con parole di stima: "Ogni artista ha sempre un margine di crescita che è quello che porta tutti noi a trovarsi. Amadeus si è strutturato in modo unico, è diventato molto più di un conduttore, conosce la musica, i tempi, ha i tempi comici, è una spalla eccezionale. E soprattutto ha la gentilezza di chi sa accogliere: una capacità che non solo è un valore aggiunto, ma è un valore unico di Amadeus".
    Ffp2, mascherine, plexiglas, alla verve di Sabrina non sfuggono le misure di sicurezza: "Se ci ammaliamo tutti, finiamo tutti ricoverati, tanto è finito Sanremo: sala stampa, artisti, talent, ci metteranno in una di queste caserme diroccate, con la scritta 'Gruppo Sanremo 2022'". (ANSA).
   

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