Interviste ai cantanti, speciali dirette e commenti. È una radio, si, ma non come tutte le altre: gli speaker sono i militari dell'Esercito, "gli ascoltatori, invece, sono i più diversi, non solo militari, ma chiunque voglia sintonizzarsi con le nostre trasmissioni via web" racconta il maggiore Fabio Capriati, in questi giorni tra i 15 inviati speciali della forza armata, per raccontare in diretta il Festival di Sanremo.
L'esperienza è quella dei veterani perché la Radio dell'Esercito viene da lontano, ma prima era rivolta solo a chi era in missione, da un paio di anni invece l'Esercito sperimenta una radio più generalista trasmette in streaming dal sito www.esercito.difesa.it (anche in app) con trasmissioni e rubriche dedicate alla musica. "E quale occasione migliore se non Sanremo - racconta il maggiore Capriati- per raccontare le canzoni e parlare della musica che in fondo ci accompagna tutti nelle nostre giornate". Un'occasione speciale suggellata dall'intervento del Caporal maggiore scelto Giovanna De Leo: è sua la prima domanda che ha inaugurato le conferenze stampa Rai dedicate al Festival. "Ho partecipato con grande emozione alla conferenza stampa Rai - racconta De Leo - una bellissima atmosfera. Ho tirato fuori un po' di coraggio per presentarmi ad Amadeus e congratularmi con lui. Gli ho chiesto cosa ci si poteva aspettare da questo festival 2022, visto che ogni festival lascia sempre la sua impronta, sentivo chiaramente l'adrenalina addosso". Sanremo è questo, racconta la militare: "avete presente quelle lacrime di Amadeus nel rivedere il pubblico e quelle dei Maneskin nel risalire sul palco dell'Ariston dopo 11 mesi? Beh, queste sono lacrime di gioia, di fatica e di orgoglio che oggi porto con me, che mi fanno pensare di essere fiera di dove Radio Esercito sia arrivata, sarà solo il nostro trampolino di lancio, questo è solo l'inizio di altre meravigliose avventure".
E un pensiero per questa nuova esperienza è rivolto ai militari che in questo momento sono in missione: "Cercheremo tutti i giorni di commentare il Festival, rivolti certamente anche a loro, e alle famiglie per essere uniti idealmente tutti davanti alla tv a seguire la kermesse" racconta ancora Capriati, ma attenzione, i commenti verranno fatti senza esclusione di colpi "abbiamo messo in campo i nostri migliori critici musicali, schieriamo sempre gli uomini giusti al posto giusto", conclude con un sorriso. (ANSA).