Una vera sala giochi a gettoni, con i cabinati originali dei videogame più amati, da Pac-Man a Out Run a Space Invaders, e con un flipper che rende omaggio a una delle rock band più iconiche di tutti i tempi, i Led Zeppelin, ha intrattenuto gli ospiti di Casa Sanremo per tutta la settimana del Festival. Grazie ad Arcade Story i videogame che hanno accompagnato le nostre ore di svago negli anni Ottanta rivivono e ci regalano un tuffo nel passato. Da un'idea di Antonio Nati, con la complicità di Michele Colucci, in arte Mike, il progetto, realizzato in squadra con Andrea Genovese (restauratore), Andrea Vesnaver (tecnico elettronico) e Domenico Cervini (addetto alla riparazione delle schede gioco), valorizza il lavoro di ricerca e restauro di cabinati originali portato avanti da questo gruppo di amici. La collezione conta già oltre 400 pezzi, molti dei quali importati dagli USA.
Arcade Story è anche ecologia e impegno contro la ludopatia. Si recuperano i vecchi televisori a tubo catodico, altamente inquinanti, si rigenerano e si adattano ai mobili disponibili.
I cabinati sono inoltre strumenti utili alla Coin Therapy, una forma di aiuto per le famiglie con bambini che si isolano dal mondo a causa della dipendenza dai giochi online. La terapia educa a dosare il gioco, come si faceva quando ci si trovava di fronte la scritta 'Game Over': uno stop, oggi, quasi inesistente poiché con i moderni videogame è possibile giocare all’infinito.
Tra i tanti personaggi che hanno omaggiato Arcade Story a Sanremo anche Andy dei Bluvertigo, Rettore, Marino Bartoletti, Veronica Maya, Valerio Scanu e il presidente dell'Afi Sergio Cerruti.