(ANSA) - TORINO, 31 MAR - La condanna a un anno di reclusione
e a 90mila di multa è stata chiesta dalla pubblica accusa per
Michele Emiliano, governatore della Puglia, processato a Torino
per finanziamento illecito. Il pm Giovanni Caspani ha proposto
la stessa pena per il suo ex capo di gabinetto Claudio
Stefanazzi (ora parlamentare Pd) e otto mesi per gli
imprenditori Vito Ladisa e Giacomo Mescia.
Ne corso del processo oggi a Torino, Emiliano ha reso una
dichiarazione spontanea spiegando che "in passato, quando la
sentivo pronunciare da altri, commettevo l'errore di
considerarla una frase fatta: ora dico che confido nella
giustizia. Ho 63 anni e ho sempre cercato di comportarmi bene,
sia nelle cose importanti che in quelle meno importanti".
La vicenda è legata alla campagna per le primarie del Pd del
2017. Il processo, oltre a Emiliano, riguarda il suo ex capo di
gabinetto Claudio Stefanazzi, ora parlamentare del Pd, e gli
imprenditori Giacomo Mescia e Vito Ladisa. Al vaglio del
tribunale vi sono le somme versate dai due imprenditori alla
Eggers di Pietro Dotti, la società del Torinese che si era
occupata della campagna elettorale di Emiliano. Per l'accusa si
trattò di un finanziamento occulto. "Mi sono candidato molte
volte - ha detto Emiliano - e ho sempre seguito una regola: a
occuparsi della raccolta dei finanziamenti doveva essere
l'associazione Piazze d'Italia, che era molto attenta a
scegliere gli interlocutori. Per questo non ho mai incontrato
nessuno e negoziato alcunché. C'era anche un limite
nell'ammontare del finanziamento, una specie di codice etico
sovrapposto alle previsioni della legge. La separazione fra
l'indirizzo politico della campagna e i profili amministrativi
fu netta anche in occasione delle primarie". (ANSA).
Pm chiede un anno di reclusione per Emiliano
Anche una multa da 90mila euro per finanziamento illecito
