A fronte dello sviluppo dei mercati
finanziari è sempre più diffusa la tesi che la
finanziarizzazione del credito porti a situazioni di crisi. E'
questa la tesi al centro del libro "Too useful to fail" (edito
da Ecra), presentato questa mattina da Federcasse nell'aula
magna dell'università Aldo Moro di Bari a cura degli economisti
Vincenzo Pacelli, Francesca Pampurini e Anna Grazia Quaranta.
Presenti, fra gli altri, il rettore Stefano Bronzini, il
presidente di Federcasse e della Federazione Puglia e Basilicata
delle Bcc Augusto dell'Erba e il direttore generale di
Federcasse, Sergio Gatti.
Il volume contiene anche i risultati di un'indagine empirica
condotta sia con riferimento al mercato bancario europeo sia a
quello italiano. Dallo studio emerge che le banche locali aventi
natura giuridica mutualistica, grazie al loro modello di
business di tipo relazionale, sono meno coinvolte rispetto agli
altri intermediari finanziari in fenomeni di contagio derivanti
dalla diffusione del rischio sistemico. La presentazione del
libro è stata anche l'occasione per fare il punto sul sistema
delle banche di credito cooperativo di Puglia e Basilicata. In
totale i soci sono 42.002 (38.389 in Puglia e 3.613 in
Basilicata), gli sportelli sono 179 (137 in Puglia e 42 in
Basilicata). Le Bcc sono 22 in Puglia e due in Basilicata e
contano 8,3 miliardi di euro di depositi da clientela. A livello
nazionale le banche di credito cooperativo e Casse rurali sono
228, con 4.119 sportelli, pari al 19,6% degli sportelli bancari
italiani. I soci sono 1.389.027, i dipendenti sono 29mila.
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