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Giorno memoria: in museo Nardò testimonianze internati militari

Giorno memoria: in museo Nardò testimonianze internati militari

Tra loro c'era Nino,insignito con Medaglia d'Onore da Capo Stato

BARI, 26 gennaio 2023, 14:50

Redazione ANSA

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Il Museo della Memoria e dell'Accoglienza di Santa Maria al Bagno accoglierà presto la storia degli internati militari italiani (Imi) originari di Nardò (Lecce) che nei giorni immediatamente successivi all'8 settembre 1943 furono catturati e deportati in Germania. Una sorte che accomunò circa 650 mila italiani (di cui 30 mila pugliesi), posti dalle truppe tedesche davanti alla scelta di combattere per la Germania nazista e la Repubblica Sociale Italiana o essere inviati nei campi di detenzione tedeschi.
    Moltissimi rifiutarono consapevolmente l'arruolamento e divennero internati militari italiani (Imi) nei lager in Germania dove molti persero la vita durante la detenzione. Tra loro c'era il neretino Antonio "Nino" Pagliula, cui il Comune di Nardò tre anni fa ha dedicato il piazzale a ridosso delle mura di via Roma che delimitano il giardino botanico del castello.
    Nato a Nardò nel 1914, Pagliula a 19 anni fu convocato per il servizio di leva. Richiamato alle armi nel 1936 con il titolo di caporale, nel 1940 fu inviato in Albania. L'8 settembre 1943, in Grecia, fu catturato dalle truppe tedesche, deportato in Germania e internato in un campo di concentramento nazista a Buchenwald. Qui visse per quasi due anni la crudeltà dei nazisti, la fame, il freddo, ma anche l'umanità di una donna, proprietaria della fabbrica in cui era impiegato, che lo aiutò.
    Nino fu rimpatriato a Nardò solo il 24 agosto 1945. I suoi ricordi si sono riaccesi mentre guardava con la nipotina un documentario sui bambini nei campi di concentramento e per qualche anno raccontò nelle scuole la sua esperienza. Nel 1972 è stato insignito della "Croce al Merito di Guerra per internamento in Germania". Nel 2007, all'età di 93 anni, si è spento nella sua città. Nel 2013, in occasione del 67esimo anniversario della Fondazione della Repubblica, è stato insignito, alla memoria, della Medaglia d'Onore del Presidente della Repubblica.
   

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