"Giudico la dichiarazione del leader
politico nazionale" Calenda "e dei suoi neoadepti di voler
rimanere in maggioranza niente più che una dimostrazione di
mancanza di rispetto e di senso delle istituzioni politiche
della Regione. Dopo avere acquisito parere conforme da tutte le
forze di maggioranza, non posso che estromettere formalmente
tutti i consiglieri che oggi hanno aderito alla nuova formazione
politica". Lo afferma il governatore pugliese Michele Emiliano
in merito alla nascita in Consiglio regionale del gruppo di
Azione in cui passano due consiglieri del Pd, Fabiano Amati e
Ruggiero Mennea; e il civico Sergio Clemente.
"In questo modo - spiega Emiliano - intendo confermare i
rapporti di leale collaborazione e di rispetto istituzionale nei
confronti del Partito democratico, del Movimento 5 Stelle, di
Con, di Per la Puglia e dei Popolari, di Sinistra Italiana che
con efficacia e dedizione onorano con la loro azione il governo
della Regione Puglia". "La nostra maggioranza di Governo -
evidenzia - è composta da Pd, Liste civiche e Movimento 5
Stelle. Nessun dialogo politico è mai stato intrapreso con
Azione e Italia Viva che hanno fatto sempre una ferma
opposizione alla nostra amministrazione sia prima che dopo le
elezioni regionali". "La scelta di due consiglieri regionali
eletti col Pd di aderire ad altra formazione politica in aperta
contrapposizione al gruppo e alla segreteria del Pd - prosegue -
fa ben comprendere non solo che non vi sia spirito di leale
collaborazione, ma tale scelta dei due consiglieri e del partito
che li ha accolti appare come un atto ostile e scorretto nei
confronti di uno dei partiti di maggioranza della Regione
Puglia". "Si aggiunga - conclude Emiliano - che il partito che
ha accolto i due consiglieri è da sempre dichiaratamente ostile
ovunque in Italia al Movimento 5 Stelle che pure costituisce
forza politica di riferimento della giunta regionale da me
presieduta".
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