"C'è un cammino di consapevolezza
che la Puglia e Bari sta facendo. Siamo chiamati a interpretare
un ruolo di ponte, di crocevia, culturale, religioso,
umanitario". Lo ha detto il nuovo arcivescovo di Bari-Bitonto,
mons. Giuseppe Satriano, che in occasione del suo insediamento
ha incontrato a Bari i giornalisti. Mons. Satriano, 60enne di
origini brindisine, prima di arrivare a Bari è stato vescovo di
Rossano Cariati, in Calabria.
"La realtà identitaria che nasce anche intorno a San Nicola - ha
aggiunto - racconta questa apertura che la città da sempre ha
avuto alle culture e alle realtà che venivano dall'Oriente e non
solo, e che oggi diventa un orizzonte sul quale non possiamo non
esserci, per responsabilità, non per protagonismo o vetrina, ma
perché c'è come chiesa c'è un percorso di educazione alla pace,
all'accoglienza, all'umanità, che la relazione con gli altri ci
consegna. San Nicola ci parla di una vita donata e aperta
soprattutto ai più poveri, che oggi deve essere declinata in
questa dimensione di carattere pastorale, politico, sociale,
culturale".
"Oggi Bari - ha concluso il vescovo - vive un rinascimento,
bloccato da questo Covid, preparato nel tempo da più
protagonisti, tra cui la chiesa e sicuramente assume nel quadro
del Mezzogiorno d'Italia un ruolo significativo".
Alle 17 oggi si terrà la sua prima celebrazione eucaristica in
Cattedrale a Bari e poi mons.Satriano incontrerà i
rappresentanti istituzionali del territorio.
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