(ANSA) - ROMA, 02 SET - Sollevazione della Rete delle
professioni tecniche (Rpt), perché all'interno del decreto
Semplificazioni è stato introdotto un emendamento che prevede
che a docenti e ricercatori a tempo pieno, è "liberamente
consentito, indipendentemente dalla retribuzione, lo svolgimento
di attività extraistituzionali realizzate in favore di privati,
enti pubblici ovvero per fini di giustizia, purché prestate,
quand'anche in maniera continuativa, non in regime di lavoro
subordinato e in mancanza di una organizzazione di mezzi e di
persone preordinata al loro svolgimento". Gli Ordini scrivono
che la norma "nulla ha a che fare con la semplificazione e va
nella direzione di aumentare il divario nella società in termini
di garanzie e tutele. Un emendamento che la Rpt considera
"sconcertante, privo di qualsiasi fondamento, dannoso per il
mondo delle professioni e per l'Università stessa", recita una
nota. E si sottolinea, infine, come "In una Italia costretta ad
affrontare una crisi mai vista in termini di lavoro, si
favorisce un provvedimento che aumenta la possibilità di lavoro
a chi già ce l'ha, e ne sottrae importanti quote per il mondo
delle libere professioni", si legge. (ANSA).