(ANSA) - ROMA, 08 LUG - "Ricorrere a deroghe così ampie
sull'applicazione delle norme vigenti, può essere giustificato
solo in condizioni di particolare urgenza, come nel caso del
crollo del Ponte di Genova, ma non può certamente costituire un
modello da seguire nelle attività ordinarie. Pur riconoscendo
che le Autorità competenti, i dirigenti, le imprese ed i liberi
professionisti coinvolti nei lavori hanno lavorato bene,
ricostruendo il ponte in meno di due anni dal crollo, bisogna
ricordare che le deroghe al Codice hanno di fatto consentito
affidamenti fiduciari che, a regime ordinario, finirebbero per
compromettere la trasparenza e libera concorrenza, tagliando
fuori dal mercato dei lavori pubblici tantissimi operatori
economici".
E' il presidente del Consiglio nazionale degli architetti,
Giuseppe Cappochin, ad esprimersi così, esternando la propria
contrarierà verso le norme del decreto semplificazioni. Nei
prossimi giorni, anticipa, "chiederemo un'audizione alle
Commissioni parlamentari competenti nell'esame della legge di
conversione del decreto, al fine di proporre l'introduzione di
un pacchetto organico di emendamenti al testo varato dal
Governo, con l'obiettivo di superare le criticità del Codice dei
contratti, che di fatto rallentano, nelle varie fasi, il
processo di esecuzione delle opere pubbliche. Siamo pronti ad
offrire il nostro contributo, ma al tempo stesso, nel caso in
cui la politica dovesse rimanere sorda ai nostri appelli,
siamo anche pronti ad adottare eclatanti forme di protesta, da
condividere con la Rete delle professioni tecniche", conclude.
(ANSA).