(ANSA) - ROMA, 17 DIC - L'Unione nazionale giovani dottori
commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) e l'Associazione
italiana giovani avvocati (Aiga) "censurano fermamente la
riforma che limita l'accesso alla giustizia tributaria,
impedendo di fatto l'impugnazione dei ruoli esattoriali dal
momento della loro conoscenza dai relativi estratti, e il
differimento della tutela giudiziale al momento
dell'applicazione di misure cautelari, o espropriative". Lo
affermano in una nota congiunta i presidenti Matteo De Lise e
Francesco Paolo Perchinunno, convinti che il restyling, per come
è strutturato, "appare incostituzionale nella parte in cui
limita il diritto di difesa di tutti i cittadini. Eppure, la
Corte di Cassazione ha riconosciuto in passato un interesse
giuridicamente rilevante alla tutela dal momento della effettiva
conoscenza di un debito iscritto a ruolo mai notificato o
notificato irritualmente. È incostituzionale - evidenziano i due
leader dei sindacati dei professionisti - anche nella parte in
cui viola il principio di uguaglianza, creando categorie di
contribuenti che possono accedere alla giustizia preventiva ed
altre che dovranno attendere i provvedimenti esecutivi".
L'obiettivo di deflazionare il contenzioso, spiegano De Lise e
Perchinunno, "non può essere raggiunto con la compressione del
diritto di difesa del contribuente, ma con la riforma organica
della Giustizia Tributaria che preveda l'introduzione di giudici
professionali e specializzati a tempo pieno e l'affidamento
della gestione della mediazione tributaria a un organo terzo
rispetto alle parti processuali o ad un giudice monocratico.
Soltanto così si potrà pervenire ad un giusto bilanciamento tra
tutela del diritto di difesa dei contribuenti, e dunque
salvaguardia del principio di capacità contributiva da un lato,
e deflazione del contenzioso dall'altro", termina la nota.
(ANSA).