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Giustizia: Aiga (avvocati), inaccettabile blocco informatico

Professionisti, disservizi portale ministero,intervenga Cartabia

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 13 LUG - L'Aiga, Associazione italiana giovani avvocati, denuncia le "criticità connesse all'utilizzazione dei sistemi informatici del portale ministeriale della Giustizia Civile, che ancora una volta, a causa di disservizi organizzativi che riguardano gli applicativi informatici, hanno mandato in stallo il sistema della giustizia civile".
    "È inaccettabile che ad oggi il ministero della Giustizia - afferma il presidente nazionale dell'Aiga, Antonio De Angelis - non sia stato in grado di porre rimedio ai disservizi creati dall'utilizzo di sistemi applicativi che possano garantire un effettivo e costante funzionamento dell'interscambio di dati sul portale giustizia, e che nonostante si chieda alla classe forense lo sforzo di digitalizzare la professione, con costi in termini di tempo ed economici particolarmente ingenti, ci si trovi a dover sperare che il sistema ministeriale risponda e non vada in tilt", recita una nota. "Alla luce degli sforzi compiuti attraverso la strutturazione e predisposizione del Pnrr", secondo la tesoriera nazionale dell'Aiga Valeria Chioda, "e della necessità di garantire anche attraverso la digitalizzazione del sistema giustizia, la celerità richiesta dall'Unione Europea all'Italia del processo civile, non è dato comprendere come proprio le istituzioni ministeriali non siano ancora in grado di garantire la funzionalità corretta del sistema digitale". L'Aiga, dunque, "nell'auspicio che a tale inefficienza venga posto immediato rimedio, e che le Istituzioni a ciò preposte non dimentichino che la gestione dell'apparato giustizia deve porre al centro del proprio operato i diritti reclamati dai cittadini nelle aule di giustizia, chiede un immediato intervento della ministra Marta Cartabia, affinché vengano attivate immediatamente le necessarie procedure che garantiscano l'accesso al sistema digitale per gli operatori del settore", si chiude la nota. (ANSA).
   

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