(ANSA) - ROMA, 02 FEB - Nel 2018 il risultato complessivo di
esercizio della gestione principale dell'Inpgi (Istituto
nazionale di previdenza della professione giornalistica), che
contava in quell'anno 14.731 iscritti dipendenti attivi, "ha
registrato un disavanzo pari a 161,39 milioni, mentre la
gestione previdenziale e assistenziale è peggiorata
ulteriormente rispetto al 2017, con un disavanzo che ha
raggiunto l'importo di 147,65 milioni", numeri che fanno sì che
la Corte dei Conti, che ha pubblicato oggi i risultati del
controllo sulla gestione della Cassa professionale privata nel
2018, osservi come "anche alla luce delle proiezioni attuariali
disponibili, gli effetti del progetto di riforma avviato nel
2015 e completato nel 2017 non appaiono sufficienti allo scopo
di conseguire condizioni di equilibrio strutturale, armonizzando
l'ordinamento Inpgi con il sistema previdenziale generale. Le
proiezioni del nuovo bilancio tecnico, riferito al periodo dal
2018 al 2067", si legge, evidenziano come l'Istituto
pensionistico dei giornalisti "non sia in grado di mantenere la
solvibilità prospettica". La spesa per pensioni erogate ai
professionisti che erano stati inquadrati con contratti di
lavoro dipendente "si è attestata nel 2018 a 527 milioni,in
aumento rispetto ai 510 milioni del 2017", sottolinea la
magistratura contabile. Scenario differente per i giornalisti
associati alla gestione separata dell'Inpgi (43.412 nel 2018),
coloro, cioè, che esercitano la professione mediante accordi
collaborazione, o in modalità 'free-lance': non presenta,
infatti, "problemi di sostenibilità, anche in relazione alle
peculiarità che la caratterizzano". Peraltro, si legge nella
relazione della Corte, salta all'occhio la "particolare esiguità
degli assegni pensionistici erogati, il cui importo medio
unitario nell'anno in osservazione è stato di 1.594 euro".
(ANSA).