(ANSA) - ROMA, 01 FEB - "La sicurezza sociale e lo sviluppo
della professione sono da anni" all'attenzione di Inarcassa
(l'Ente previdenziale degli oltre 170.000 architetti ed
ingegneri liberi professionisti), che "tutela gli associati con
un ampio e diversificato sistema di welfare integrato,
bilanciando specifici istituti delle attività previdenziali -
come i benefici per i giovani e le integrazioni pensionistiche
per le fasce deboli - a prestazioni puramente assistenziali", e
"solo per queste ultime la Cassa ha stanziato per il 2021 circa
35 milioni di euro". Lo fa sapere lo stesso Ente presieduto da
Giuseppe Santoro, riferendo, poi, che "Inarcassa è in attesa del
vaglio ministeriale al Regolamento generale assistenza (Rga),
deliberato dal Comitato nazionale dei delegati nella riunione di
giugno 2020", ossia "un nuovo documento normativo che ha
consentito di riunire in una disciplina comune i requisiti e le
norme di carattere procedurale che interessano allo stesso modo
le prestazioni assistenziali della Cassa". Il Regolamento, si
precisa, "individua tre grandi categorie: a sostegno della
famiglia, della professione e della salute", e "oltre alle
misure vigenti, prevede l'introduzione di una nuova prestazione,
il sussidio per la non autosufficienza, e la possibilità di
partecipare o costituire Fondi di garanzia". Per Santoro la
parola "welfare" è stata "abusata negli ultimi anni dai governi
che si sono succeduti, fino ad esser svilita, laddove intesa
come un sussidio a pioggia. Termine che - aggiunge - ha assunto
anche un significato troppo ampio e che attualmente identifica
una dimensione frammentata, incapace di comprendere bisogni
sempre più complessi e di rispondere in maniera efficace ai
cambiamenti della società. Inarcassa proseguirà nel percorso in
grado di perseguire, oltre alle finalità assistenziali, anche
obiettivi di sostegno al reddito e al lavoro", chiude Santoro.
(ANSA).