(ANSA) - ROMA, 30 DIC - "Uno dei voti espressi dai delegati è
stato ritenuto non valido dalla Commissione elettorale, in
quanto reso successivamente alla chiusura della votazione
dichiarata dal presidente, dopo un lasso di tempo significativo
e ripetute chiamate telefoniche rivolte a sollecitare il voto di
un delegato. Quest'ultimo, quindi, si è espresso non solo
tardivamente ma anche fuori dalla videoconferenza, modalità
prevista nella lettera di convocazione dell'Assemblea dei
delegati". E' quel che intende precisare, in una nota,
l'Enasarco, Ente previdenziale degli agenti di commmercio e dei
consulenti finanziari che, in una nota, ricordando come "le
modalità di rinnovo degli organi di governo della Fondazione
prevedano due distinte fasi. Nella prima - che si è svolta dal
24 settembre al 7 ottobre - è stata votata da tutti gli iscritti
la nuova Assemblea dei Delegati, all'interno della quale si sono
formati i raggruppamenti secondo quanto comunicato dalle stesse
organizzazioni di riferimento: Anasf, Federagenti,
Confesercenti-Fiarc, Confartigianato-Assopam e
Confcommercio-Fnaarc, Confindustria, Confcooperative, Confapi,
Cgil, Cisl, Uil e Usarci". Poi, "i due raggruppamenti hanno
espresso il proprio voto - lo scorso 23 dicembre - sulla base
delle liste presentate dalle singole componenti per il rinnovo
del Consiglio di amministrazione" della Cassa, si legge,
spiegando, come evidenziato in precedenza, le ragioni che hanno
portato a ritenere non valido il voto. (ANSA).