(ANSA) - ROMA, 09 DIC - Le misure governative messe in atto
per i lavoratori autotomi, nel corso della pandemia da Covid-19,
"hanno messo in evidenza quanto fosse precaria e difficile la
condizione dei professionisti" italiani. A dirlo il presidente
dell'Emapi (Ente di mutua assistenza per i professionisti
italiani) Demetrio Houlis, audito oggi dalla Commissione
Bicamerale di controllo sull'attività degli Enti gestori di
forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Il
'bonus' da 600/1.000 euro, introdotto dal decreto 'Cura Italia',
anticipato dalle Casse private per conto dello Stato, ha
raggiunto, infatti, oltre 502.000 iscritti agli Enti, cui
l'indennità è stata concessa in base a precisi 'tetti' di
reddito richiesti (aver dichiarato nel 2018 meno di 35.000 euro,
o dai 35.000 ai 50.000 euro, ma avendo avuto un calo di 1/3
delle entrate nel primo trimestre dell'anno, ndr). Houlis ha
ricordato come l'Emapi sia stata costituita all'interno
dell'Adepp (l'Associazione che riunisce 20 Casse), quando, "a
partire dagli anni Duemila, gli Enti hanno iniziato ad
interrogarsi sulle esigenze di un welfare integrato" per le
diverse platee di professionisti. (ANSA).