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CRV - Unanimità sulla Relazione dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata

PressRelease

CRV - Unanimità sulla Relazione dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi, nella Sesta commissione del Consiglio regionale del Veneto

21 luglio 2020, 15:39

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Sesta commissione - Votata all’unanimità la presa d’atto sulla Relazione dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza

(Arv) Venezia 21 lug. 2020 - La Sesta commissione consiliare permanente, presieduta da Alberto Villanova (ZP), vicepresidente Francesca Zottis (PD), ha votato all’unanimità la presa d’atto sulla Relazione dell’Osservatorio regionale per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, di cui all’articolo 15 della L.R. n. 48 del 2012. E’ intervenuto da remoto il dott. Guidotto, componente dell’Osservatorio regionale, che ha evidenziato “il profondo radicamento nel territorio regionale della criminalità organizzata e mafiosa, capace di infiltrarsi nel nostro tessuto produttivo, favorita anche da una certa omertà e da forme di collaborazionismo. È importante portare avanti una attività di prevenzione soprattutto all’interno delle scuole”. Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Pigozzo, ha ricordato “l’importante lavoro svolto negli ultimi anni dall’Osservatorio regionale, di fronte a una criminalità organizzata che ha trovato terreno fertile in ambito economico, intaccando i tessuti sani del territorio; sono anche stati registrati episodi di corruzione che hanno interessato gli apparati amministrativi. In questo difficile contesto, in continua evoluzione, trovo indispensabile investire nell’attività di prevenzione, soprattutto per sensibilizzare le giovani generazioni. È fondamentale che dalla prossima Legislatura siano state rese strutturali, in capo alla Quarta commissione consiliare, le competenze afferenti il contrasto e il monitoraggio delle attività illecite della criminalità organizzata e mafiosa: la commissione si confronterà periodicamente con l’Osservatorio regionale per individuare le azioni più efficaci da porre in essere, in collaborazione con le attività inquirenti e le forze dell’ordine”. “Auspico che la Legge regionale n. 48/2012 venga rivista, aumentando gli stanziamenti per disporre di strumenti ancora più efficaci e incisivi nella prevenzione dei fenomeni mafiosi – ha continuato il vicepresidente - Va potenziata la collaborazione già in essere con l’Università degli Studi di Padova, che ha prodotto lusinghieri risultati: una ricerca scientifica ha dimostrato l’impatto diretto dell’infiltrazione mafiosa sul nostro tessuto socioeconomico; questo deve farci mantenere alta la soglia dell’attenzione”. “Ricordo infine che il Coordinamento delle Assemblee Legislative regionali ha creato un apposito Gruppo di lavoro per cercare di omogeneizzare e coordinare alcune linee di intervento: è stata presentata una proposta di legge regionale per il recupero sociale dei beni confiscati alle mafie. Il problema del riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata anche in Veneto sta iniziando ad avere dimensioni consistenti: soprattutto nei piccoli comuni, dove sovente non si dispongono delle risorse e delle competenze sufficienti, i beni confiscati vengono poco riutilizzati. Come Consiglio regionale dobbiamo assolutamente sostenere questo schema di proposta normativa che individua gli strumenti utili a favorire il recupero di preziose risorse che la malavita organizzata ha indebitamente sottratto alla comunità”.

Il vicepresidente della commissione Francesca Zottis ha messo in risalto “il grande lavoro portato avanti dall’Osservatorio regionale. “E’ fondamentale monitorare costantemente il fenomeno mafioso per poter intervenire con tempestività, adottando i necessari strumenti di prevenzione, in collaborazione con la magistratura e le forze dell’ordine – ha affermato Zottis - Forse negli ultimi anni il problema dell’infiltrazione mafiosa in Veneto è stato sottovalutato, con il risultato che il nostro sistema socioeconomico è diventato più fragile e vulnerabile: serve una inversione di tendenza. Auspico quindi che siano incrementati i fondi regionali per prevenire e contrastare la criminalità organizzata”. È stato votato all’unanimità il parere di competenza alla Giunta n. 555 “Iniziative dirette della Giunta regionale in materia di beni e servizi culturali per l’esercizio 2020”, di cui alla L.R. 5 settembre 1984 n. 50 ‘Norme in materia di musei, biblioteche, archivi di enti locali o di interesse locale’. Si tratta di iniziative dirette: vengono finanziate 20 delle 40 istanze pervenute, equamente suddivise tra musei, archivi e biblioteche, selezionate nel segno della continuità, in base alla piena rispondenza a criteri legati alla qualità del soggetto proponente, alla sua capacità finanziaria e alla qualità della proposta progettuale presentata. Le progettualità dovranno essere realizzate entro il corrente anno e comunque rendicontate entro e non oltre il 31 dicembre 2020, e saranno sostenute con un contributo complessivo pari a 98.000,00 euro. Via libera unanime al parere di competenza alla Giunta n. 557 “Interventi della Regione per lo sviluppo e la diffusione delle attività culturali”, di cui all’articolo 11 della L.R. 5 settembre 1984, n. 51.È il primo provvedimento dell’anno corrente nell’ambito delle iniziative dirette della Regione e prevede un impegno massimo di 100.000,00 euro. I criteri scelti per selezionare le istanze sono legati alla qualità del soggetto proponente, soprattutto alla sua capacità di fare sinergia con il territorio, e allo spessore della proposta progettuale presentata, per la promozione della cultura regionale declinata nei suoi diversi aspetti.

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