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Ritorno a scuola, i 10 consigli del docente per un metodo di studio da promozione

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Ritorno a scuola, i 10 consigli del docente per un metodo di studio da promozione

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Responsabilità editoriale di skuola network srl

Migliaia di studenti sono tornati alla routine di sempre. Valentina Vollaro, docente Tutor della piattaforma Ripetizioni.it, spiega come riprendere il ritmo nello studio e iniziare il nuovo anno scolastico con un approccio vincente

22 settembre 2023, 15:14

skuola network srl

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A scuola si studia tanto, spesso senza insegnare…il metodo di studio, ovvero quella serie di strategie e modelli operativi che consentono di approcciarsi all’apprendimento individuale delle singole discipline. Una lacuna che, se presente, emerge nella sua brutalità specie nel passaggio tra le scuole medie e le superiori. Rimanendo una lacuna che ci si può portare dietro per l’intero percorso verso il diploma (e oltre). Ma non è mai troppo tardi per recuperare, come spiega Valentina Vollaro, una delle Tutor più richieste di Ripetizioni.it, la piattaforma di riferimento in Italia per lezioni private. Insieme a lei il portale Skuola.net ha estrapolato 10 “regole” pronte all’uso per gli studenti e, perché no, anche per le loro famiglie.

Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma senza esagerare

Ricominciare una qualsiasi attività dopo un lungo stop non è mai facile. Lo studio non fa eccezione, e a volte ritrovare la giusta concentrazione può essere davvero impegnativo. Per questo motivo la prof suggerisce di sfruttare i benefici del riposo goduto durante la pausa estiva per tornare in forma: “Bisogna ritornare ai ritmi di sempre gradualmente, sfruttando senza dilapidare il pieno di energia accumulata durante le vacanze”.

Pianificare e porsi obiettivi per trovare la motivazione

Quanto appena detto, però, non vuol dire prendere sotto gamba l’obiettivo finale, che invece va fissato fin dal principio insieme al piano per raggiungerlo. Secondo la docente, bisognerebbe, “pianificare le giornate di studio, seguendo il principio di affrontare un impegno per ottenere il premio finale della vacanza. Quindi, mettersi nelle condizioni di lavorare in vista della ricompensa finale di fine percorso, cioè il futuro periodo di vacanze estive. Questo sicuramente implicherà in modo spontaneo una percezione più ristretta dei tempi, mettersi nella condizione di dover lavorare per ottenere un premio può portare ad avvertire in modo meno pesante il tempo di lavoro stesso”.

Iniziano le superiori? La parola d’ordine è “serenità”

Poi ci sono tutti quegli studenti che hanno concluso il primo ciclo d’istruzione. Con l’esame di terza media ormai alle spalle, ora sulla loro strada incontreranno nuovi ostacoli: tradotto, nuove materie. Secondo la Tutor il passaggio alle superiori consiste di fatto in “un giro di boa” del percorso formativo, da affrontare con la massima serenità. Il segreto? “Non intendere l’incontro con l’ignoto in modo negativo, ma concepire questo contatto con il nuovo come una possibilità di mettersi in gioco”. In questo caso il trucco è quindi quello di aprirsi alle novità: un approccio mentale positivo aiuta a ottenere risultati migliori.

Metodo di studio: una mappa concettuale oggi è un buon voto domani

Quella delle scuole superiori è una realtà molto diversa rispetto alle scuole medie. Soprattutto in termini di mole di studio; ecco perché alle secondarie di secondo grado è importantissimo individuare il metodo di studio più congeniale. Chi non l’ha ancora fatto, dovrebbe correre ai ripari. Secondo Valentina Vollaro, un aiuto può darlo l’utilizzo delle mappe concettuali: “Nello specifico, un impiego massiccio - soprattutto nelle materie umanistiche - di schemi e percorsi concettuali e mentali. Le mappe concettuali aiutano a individuare i concetti, le mappe mentali a memorizzarli. Un altro merito di queste mappe è dato dalla loro struttura gerarchica e consequenziale. Gerarchica, in quanto le mappe aiutano a creare una piramide dei concetti, e consequenziale in quanto stimolano, e potenziano, l’abilità di individuare rapporti di causa effetto tra i concetti, tra le materie”.

Collegamenti, risorsa utile per ogni verifica

Una tecnica di studio, quella appena descritta, di certo utile anche per materie come storia e filosofia, ma anche per le discipline scientifiche. Lo studio delle mappe concettuali è secondo la Tutor “il modo migliore con cui restare coperti davanti qualsiasi interrogazione o situazione critica”. E può portare grandi vantaggi: “I collegamenti agli insegnanti piacciono sempre, e questo atteggiamento sarà ben gradito anche dai professori dell’università”.

Materie ostiche? Prendere consapevolezza dei propri mezzi

Nonostante questo pratico suggerimento, in molti nel corso del nuovo anno scolastico si troveranno a dover fare i conti con la realtà. O, meglio, con quelle materie che proprio non riescono a digerire. Vuoi per scarsa attrazione verso determinati argomenti, vuoi per lacune pregresse: sta di fatto che ogni studente sente alcune discipline come più familiari e altre come particolarmente ostiche. Come acquisire fiducia verso quelle materie per cui ci sente meno portati? La Tutor dà la sua personale ricetta: “Dobbiamo ottenere una maggiore motivazione in noi stessi. Ciò implica stimare di avere specifiche facoltà e confidare nelle nostre capacità di apprendimento, in modo da convincerci di riuscire a gestire le dinamiche anche delle discipline che ci sono meno familiari. E per far questo possiamo agire sotto l’impulso di una buona linea guida che sia soprattutto motivazionale: si tratti di un amico, di un parente o di un professore che ci è particolarmente caro. Ognuno di noi, se vuole, può raggiungere determinati obiettivi”.

Sospesi in giudizio, come evitare insufficienze in futuro

C’è poi chi ha riaperto i libri già da qualche tempo, nel tentativo di superare le prove di riparazione di settembre, i cosiddetti “sospesi in giudizio”. Per tutti loro le fatiche sono iniziate da un bel pezzo. Ma come fare per non portarsi nuovamente dietro il debito scolastico e magari riuscire a trascorrere la prossima estate in piena serenità? Le parole d’ordine sono sempre le stesse: volontà e, all’occorrenza, sacrificio. Di questo ne è convinta la prof di Ripetizioni.it: “Le armi più importanti su cui lo studente può contare nel superamento del debito formativo sono la voglia e la costanza, secondo il classico principio del ‘volere è potere’. Di conseguenza, il consiglio per evitare di portarsi dietro il debito scolastico in una determinata materia di anno in anno è il mantenimento della voglia e della costanza. D’altra parte si sa che l’esercizio e la pratica sono il mezzo ottimale con cui non incorrere in situazioni di pericolo”.

Mal di scuola? Guarda il lato positivo

E poi ci sono loro, tutti quegli studenti per cui il solo pensiero di tornare in classe è sinonimo di ansie e incertezze. Quello che una volta veniva fatto passare per semplice “mal di scuola”, oggi consiste in uno stato d’ansia da non sottovalutare. Ma con il giusto approccio non c’è niente che non si possa superare. In questo caso si tratta di guardare a tutti gli aspetti positivi del ritorno in aula: “La raccomandazione che mando agli studenti che sono intimoriti al pensiero di varcare i cancelli della scuola - dice la Tutor - è quella di scacciare tutti i pensieri negativi e quindi approcciarsi all’inizio del nuovo anno scolastico con positività. Ovvero intendere l’ambiente scolastico nella sua socialità e prepararsi a iniziare il nuovo anno con la convinzione di incontrarsi nuovamente con i propri amici e compagni e i professori con cui si è più in empatia”.

Nuovo anno scolastico, come ricominciare da zero

Il ritorno a scuola è un po’ come l’inizio di un nuovo anno: tanti buoni propositi, che rischiano però di perdersi se non mantenuti. Così tutti gli studenti intenzionati ad alzare la propria media scolastica dovranno darsi da fare. C’è bisogno di pratica ed esercizio, con il sostegno - spiega Valentina Vollaro - “all’occorrenza di una buona guida metodologica”. “Tra i vantaggi di questo allenamento - prosegue la docente - possiamo riconoscere un campanello d’allarme che ci comunichi la necessità di rivedere la teoria. E’ l’esercizio che ci consentirà di rilevare eventuali lacune alla base e quindi crearci per intero la nostra corazza”.

Il sostegno di un Tutor può aiutare all’inizio di un nuovo anno scolastico

Per tutti questi motivi, rivolgersi a un Tutor prima ancora di contrarre eventuali insufficienze, può essere la mossa più adatta se si è intenzionati a iniziare l’anno scolastico 2023/2024 con il piede giusto. Ragionando sulla propria condizione di partenza. Come fa notare Valentina Vollaro, infatti, sono principalmente due le categorie di studenti bisognosi del supporto di un Tutor. Gli alunni provenienti dalle scuole medie, “che vogliono avere un primo approccio alle materie per maturare un’idea, seppur generica, delle nuove discipline”, e gli studenti già in corso, che vogliono potenziare il programma svolto nei mesi precedenti: “in entrambi i casi, il Tutor può fornire alle matricole e agli studenti che hanno frequentato precedenti annate scolastiche, utilissimi insights sulle materie, dando loro coscienza dei propri margini di miglioramento, prospettive di studio nel caso dei più piccolini e, in ogni caso, fornire assistenza e orientamento generale”, conclude la Tutor di Ripetizioni.it.

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