(ANSA) - CAGLIARI, 26 AGO - I progetti di Abbanoa si
aggiudicano ben 50 milioni di euro dei fondi Pnrr (Piano
nazionale di ripresa e resilienza) destinati a interventi
finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di
distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il
monitoraggio delle reti. Il via libera è arrivato dal Ministero
delle Infrastrutture. Ulteriori 3,9 milioni di euro sono invece
previsti come cofinanziamento dai fondi del bilancio di Abbanoa.
Dei 265 milioni di euro disponibili per il Mezzogiorno tramite
il bando del Ministero, la Sardegna con il gestore unico del
servizio idrico integrato ne conquista quasi il 20%. "È un
risultato eccezionale" sul quale aveva scommesso il Consiglio
d'Amministrazione di Abbanoa guidato dal presidente Franco Piga.
In tempi record i tecnici e gli uffici di Abbanoa hanno
predisposto tutta la documentazione per consentire all'Egas, di
partecipare al bando come soggetto proponente, mentre, Abbanoa,
oltre ad aver predisposto i progetti, figura anche come soggetto
attuatore.
Il progetto prevede la realizzazione di opere che ricadono
proprio in questa seconda fase e interessa i centri urbani di 15
comuni prevedendo la riqualificazione delle reti idriche
mediante una serie di interventi manutentivi riguardanti
prevalentemente la sostituzione di condotte esistenti e il
rifacimento degli allacci alle varie utenze collegate.
I quindici centri interessati sono Nuoro, Olbia, Sassari, La
Maddalena, San Teodoro, Porto Torres, Bosa, Siniscola, Cabras,
Budoni, Selargius, Tempio Pausania, Terralba, Sestu e Sorso.
Complessivamente Abbanoa ha già avviato il programma di
ingegnerizzazione in 235 Comuni della Sardegna con ulteriori
interventi previsti.
L'attività di efficientamento e lotta alle perdite idriche
svolta da Abbanoa ha già consentito negli ultimi anni di ridurre
sempre più la quantità d'acqua prelevata, trattata e distribuita
in rete: dai 272 milioni di metri cubi immessi in rete nel 2013
si è passati ad appena 219 milioni di metri cubi nel 2021 con
una diminuzione di ben 53 milioni di metri cubi in otto anni.
Tutto questo nonostante l'aumento del numero delle utenze
servite: passate da 713mila a 724mila nello stesso arco di
tempo. (ANSA).