(ANSA) - NAPOLI, 14 GEN - Con 75 progetti approvati e
finanziati - 72 a valere sull'Avviso Pubblico e 3 sulla
procedura concertativo-negoziale - sui 254 totali, la regione
Campania è quella che conquista il primato tra le 6 regioni del
sud Italia interessate dal bando del Pnrr per la
rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie. Sono 51 gli
Enti territoriali campani interessati, con un investimento
complessivo di oltre 109 milioni di euro, pari al 36,5% della
dotazione finanziaria totale. I 51 Enti territoriali, che
saranno i soggetti attuatori degli interventi, sono in massima
parte i comuni. A questi si aggiungono il Consorzio Agrorinasce,
in provincia di Caserta, che gestirà 9 progetti; la Città
metropolitana di Napoli, che gestirà 4 progetti; la Provincia di
Avellino, che gestirà 1 progetto.
Sono alcuni dei dati contenuti nel dossier "PNRR e Beni
confiscati: un'opportunità storica", di Libera Campania che
analizza ed elabora i contenuti del Decreto con il quale
l'Agenzia per la Coesione Territoriale ha pubblicato la
graduatoria dei comuni i cui progetti sono stati approvati, per
verificarne l'impatto, in termini quantitativi e qualitativi,
sul territorio regionale.
La provincia con il maggior numero di Enti interessati è quella
di Caserta, con 21 comuni nei quali insistono beni confiscati
oggetto di finanziamento. Seguono la provincia di Napoli (18
comuni), quella di Salerno (7 comuni), quella di Avellino (4
comuni) e, infine, quella di Benevento (1 comune). La
ripartizione dei fondi segue lo stesso schema, con la provincia
di Caserta alla quale viene assegnata la percentuale maggiore di
fondi sul totale regionale (51,6%). Seguono la provincia di
Napoli (25,7%), quella di Salerno (13,5%), quella di Avellino
(6,8%) e, infine, quella di Benevento (2,3%). Per quanto
riguarda i 72 progetti approvati e finanziati sulla procedura
dell'Avviso Pubblico, la porzione più alta di fondi va alla
provincia di Caserta (29 progetti, per un totale di 41,5
milioni. A seguire, la provincia di Napoli (28 progetti, oltre
25,5 milioni), la provincia di Salerno (10 progetti, quasi 11
milioni), quella di Avellino (4 progetti, quasi 7,5) e infine
quella di Benevento (1 progetto, 2,5 milioni). 20 progetti su 72
conquistano un finanziamento superiore a 2 milioni di euro. Il
finanziamento massimo di 2,5 milioni previsto dall'Avviso va a 6
progetti, ricadenti nei comuni di Casapesenna (CE), Benevento,
Pontecagnano Faiano (SA), Casoria (NA), Grazzanise (CE) e
Poggiomarino (NA). Diciotto ottengono un finanziamento superiore
al milione di euro. I restanti 34 ottengono invece fondi
inferiori al milione di euro.
"Per analizzare il dato qualitativo relativo ai singoli progetti
- spiega Riccardo Christian Falcone, responsabile del settore
beni confiscati di Libera Campania - abbiamo accorpato le
informazioni di progetto in alcune macro voci relative alle
attività che vi si svolgeranno. Dal quadro generale emerso da
questa elaborazione, risalta come in almeno 23 casi sui 72
progetti approvati sulla linea dell'Avviso (circa il 32%),
prevedano la realizzazione di servizi a sostegno di donne
vittime di violenza e dei loro bambini (per lo più centri
antiviolenza e case rifugio). Diciotto progetti (il 25%)
riguardano in vario modo la realizzazione di centri sociali
polifunzionali e centri di servizi a favore di fasce sociali più
deboli. Cinque progetti (circa il 7%) hanno a che fare invece
con l'agricoltura sociale e quattro (circa il 6%) con l'housing
sociale. La restante quota di progetti finanziati riguarda le
attività più svariate: dai centri di ricovero e cura per gli
animali (3 progetti) ai parchi urbani (3 progetti), passando per
biblioteche, caserme, centri sportivi, centri per l'orientamento
professionale, sedi istituzionali, di scuole e di protezione
civile". (ANSA).