(ANSA) - CASERTA, 27 DIC - Undici progetti di
riqualificazione e riuso di beni confiscati nel Casertano -
dalla fattoria didattica con allevamento di cavalli al progetto
di housing sociale, dal centro antiviolenza al canile - sono
stati ammessi a finanziamento nell'ambito dei bandi del Pnrr.
Nove progetti per un importo complessivo di 16 milioni di euro
sono stati presentati direttamente da Agrorinasce, Agenzia per
l'innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, che
gestisce decine di beni confiscati alla camorra in provincia di
Caserta; per altri due progetti, Agrorinasce ha invece
collaborato con i Comuni proponenti di San Cipriano d'Aversa e
Santa la Maria la Fossa, che sono soci di Agrorinasce insieme ai
Comuni di San Marcellino, Casapesenna e Villa Literno. In totale
la provincia di Caserta, con 59,5 milioni di euro assegnati, è
tra i territori campani che ha ricevuto più fondi per progetti
di recupero di beni confiscati, e in tale contesto, Agrorinasce
e i Comuni soci, hanno ottenuto il 30% dei finanziamenti
(Campania prima regione d'Italia per progetti finanziati, pari a
107 milioni di euro sui 300 stanziati dal Pnrr per i beni
confiscati). "Questo risultato straordinario - spiega
l'Amministratore delegato Agrorinasce Giovanni Allucci - ha
portato all'elaborazione di progetti di alto valore simbolico,
credibili e in alcuni casi, fino a progetti esecutivi".
Per Elena Giordano, presidente di Agrorinasce, "con l'arrivo di
questi finanziamenti ci attende un grande lavoro per rendere
finalmente utilizzabili e fruibili per la collettività i beni
confiscati nei Comuni soci, nonché creare progresso culturale e
sviluppo economico per il territorio. Del resto, dai risultati
finora raggiunti, si evince l'assoluta serietà ed efficienza di
Agrorinasce nella trasformazione e riutilizzo dei beni
confiscati, pertanto sono certa che riusciremo a raggiungere
altri traguardi positivi". (ANSA).