(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 30 AGO - "A scorrere la graduatoria
dei progetti finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e
della Mobilità sostenibile a valere sui fondi del Pnrr destinati
alla 'riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione
dell'acqua…' si prova una grande amarezza nel constatare come,
ancora una volta, tra le regioni del mezzogiorno d'Italia
l'unica a non avere alcun progetto finanziato è la Calabria". Lo
afferma, in una nota, il consigliere regionale Ernesto Francesco
Alecci, del Pd.
"A fronte di risorse pari a 606 milioni di euro - aggiunge -
sono stati destinati 341 milioni per le regioni del centro-nord
e ben 265 milioni per quelle del sud che vedono, ad esempio, la
Puglia intercettare circa 50 milioni di euro e la Campania oltre
90 milioni, mentre la Calabria è a zero. Tutto ciò nonostante la
dispersione di acqua nella nostra regione si avvicini al 50%,
uno spreco non più sostenibile che ha ricadute pesanti nelle
tasche dei calabresi. Ai 104 milioni di euro già persi dalla
Regione nel marzo scorso relativamente ai fondi React-Eu si
aggiunge, dunque, quest'ennesima beffa. Eppure il presidente
Occhiuto, nel novembre del 2021, in una lettera indirizzata al
presidente dell'Autorità idrica della Calabria, relativamente ai
finanziamenti per il settore idrico, dichiarava quanto segue:
'non ci possiamo permettere il lusso di lasciare alcuna risorsa
per strada e dunque i 60 milioni (poi divenuti 104) correlati al
programma React - Eu vanno assolutamente portati a casa'. La
nostra Regione, invece, oltre a non avere portato a casa i 104
milioni che il Presidente diceva di non poter assolutamente
permetterci di perdere, non è riuscita neppure, purtroppo, a
presentare un solo progetto sui fondi del Pnrr. E questo
nonostante le dichiarazioni rese dal presidente Occhiuto il 20
marzo scorso: '…sono molto deluso dall'Autorità idrica. A suo
tempo, senza grande entusiasmo, ho accettato l'idea del sindaco
Manna che voleva costituire come soggetto gestore del sistema
idrico Cosenza acque…', aggiungendo: 'L'incapacità organizzativa
dell'Autorità idrica ha invece fatto perdere 104 milioni di euro
alla nostra Regione. Li recupereremo nei prossimi bandi Pnrr'.
Purtroppo, i fondi persi non si possono recuperare, semmai si
può provare ad intercettarne di nuovi. Per i primi 104 milioni
persi lo stesso presidente Occhiuto ha ammesso di essersi
sbagliato nel fidarsi dell'Autorità Idrica. Per quest'ennesima
occasione mancata, non meno grave della prima, mi piacerebbe
capire dove va trovato, secondo lui, il colpevole. Se infatti
ricostruiamo i fatti per come si sono svolti, nel novembre del
2021 Occhiuto dichiarava di doversi fidare dell'autorità Idrica
per poi il 20 marzo scorso, dopo aver appreso dei 104 milioni
persi, puntare il dito sulla stessa Autorità idrica, incapace, a
suo dire, dal punto di vista organizzativo. All'avviso del
Ministero, pubblicato il 9 marzo scorso e chiuso il 31 maggio,
la Calabria non presentava però alcun progetto, nonostante il 20
marzo, come detto, il presidente avesse dichiarato,
relativamente ai fondi per le reti idriche 'Li recupereremo nei
prossimo bandi Pnrr'. Peccato che così non sia stato. Già il 16
febbraio scorso, a margine di una conferenza stampa a Lamezia
Terme, mi permettevo di suggerire di fare in fretta nel rendere
pubblica Sorical e di attivarsi per la progettazione da
presentare all'apertura della prima finestra utile del Pnrr.
Vedendo, poi, che le settimane passavano senza alcun movimento
in merito, ho anche provveduto, nel marzo scorso, a presentare
una mozione con la quale sollecitavo la trasformazione di
Sorical in soggetto pubblico al 100%".
"Non pretendevo - dice ancora Alecci - che i suggerimenti mossi
in modo costruttivo da un consigliere di minoranza potessero
produrre effetti immediati, ma quantomeno pensavo di offrire
spunti utili ad innescare un percorso virtuoso in tempi più
brevi. Purtroppo il dado ormai è tratto e di quei 606 milioni di
euro la Calabria non avrà nulla. Il presidente Occhiuto magari
dirà che ci saranno altri fondi, ma sappiamo benissimo che non
saranno sufficienti a risolvere definitivamente il problema
della rete idrica calabrese e che l'attuale, ennesimo mancato
finanziamento rappresenta un danno grave e permanente. Nel primo
Consiglio regionale, nel novembre del 2021, dichiarai che avrei
aspettato almeno un anno prima di muovere eventuali critiche
sull'operato del Presidente e della Giunta, riconoscendo che una
nuova Amministrazione debba aver il tempo di insediarsi e
programmare. Dissi anche che riponevo nel Presidente grande
fiducia poiché politico navigato e determinato a risollevare la
nostra regione. Ancora oggi voglio continuare a dare questa
fiducia nella speranza che i Calabresi possano, però, iniziare a
percepire al più presto un miglioramento della loro qualità di
vita ed un miglioramento dei servizi erogati, obiettivi per i
quali, nonostante grandi proclami e titoloni di giornali, ad
oggi non si percepiscono effetti reali". (ANSA).