(ANSA) - L'AQUILA, 08 APR - La Giunta comunale dell'Aquila
ha approvato il progetto "Innovation HUB CEM3" da finanziare con
le risorse del Pnrr. L'intervento prevede la riqualificazione e
la rifunzionalizzazione dell'area del Progetto Case di Coppito
2, uno dei 19 insediamenti abitativi realizzati dopo il
terremoto per ospitare migliaia di sfollati del sisma 2009, per
la creazione di un centro d'eccellenza di livello nazionale e
internazionale dedicato alla prevenzione del rischio sismico.
Innovation HUB CEM3, Centro Multidisciplinare per la
sperimentazione sui materiali e la mitigazione dei rischi
naturali e antropici, è il primo nel suo genere in Europa ed è
al centro di una proposta presentata all'Agenzia della Coesione
Territoriale, con capofila l'Istituto Nazionale di Fisica e
Vulcanologia (Ingv), nell'ambito dell'avviso pubblico per la
creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno, da
finanziare con le risorse del Piano nazionale per gli
investimenti complementari al PNRR. L'Innovation HUB CEM3 si
occuperà di vari aspetti della scienza e della tecnologia, tra i
quali lo sviluppo di materiali, dispositivi e sensori di ultima
generazione per mettere in campo tecniche innovative
nell'edilizia antisismica.
Sulle cinque piastre antisismiche saranno realizzati in prima
e in seconda fase altrettanti edifici di tre piani ciascuno, per
una superficie operativa utile di 9.500 mq e circa 33.000 metri
cubi, successivamente alla demolizione dei 5 corpi edilizi
irreversibilmente degradati, con un recupero e riciclo dei
materiali rimossi pari alla quasi totalità.
"Continuiamo a lavorare in una direzione che soddisfa una
duplice esigenza: valorizzare il patrimonio immobiliare affinché
da peso diventi ricchezza e concentrare sull'Aquila eccellenze
nella ricerca mettendo a frutto l'esperienza maturata negli anni
- spiega il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi - Il centro
che abbiamo immaginato, con una partnership prestigiosa, è un
unicum in campo internazionale, sia per gli studi di alto
profilo da parte della comunità scientifica insediata, sia per
le attrezzature installate. In esso potranno operare oltre un
centinaio tra scienziati e ricercatori provenienti dal mondo
universitario e della ricerca applicata, potrà essere pienamente
operativo in meno di un triennio e si occuperà anche di
tecnologie avanzate nel monitoraggio e nella prevenzione
territoriale dei rischi naturali ed antropici". (ANSA).