(ANSA) - ROMA, 15 GIU - "I 24,1 miliardi del Pnrr, spalmati
in 4 anni, sono pochi a fronte di una spesa reale che si
aggirerebbe almeno sui 50 mld all'anno. L'Italia detiene il
record per il patrimonio infrastrutturale di trasporto più
antico del mondo, ed essendo questo un valore sociale che
collega comunità e ambiente, la sua manutenzione diventa un
aspetto strategico di grande rilievo. Ma quello che succederà
alle infrastrutture per effetto di eventi estremi, come il
cambiamento climatico, è una questione che dobbiamo prevedere e
sulla quale intervenire". Così Federico Foria, responsabile area
geotecnica, geologica e idraulica e responsabile ricerca e
sviluppo di Ets, società di ingegneria civile specializzata
nelle infrastrutture e nei trasporti ferroviari e stradali.
Foria spiega: "Calcolare il rischio di scenari futuri di
eventi estremi, come quelli climatici, e determinare le
strategie di gestione e intervento è uno dei nostri obiettivi.
Ets ha improntato un nuovo approccio sulla gestione delle
infrastrutture: questa non può prescindere dagli utenti che ne
fanno uso ed è per questo che il processo parte con un
coinvolgimento totale di tutti gli attori interessati che devono
sedersi attorno allo stesso tavolo tecnico: dalla comunità
locale e il singolo cittadino, all'ente che governa il
territorio fino all'autorità che gestisce l'infrastruttura. E
questo è il lavoro in corso che stiamo facendo sulla linea
ferroviaria Roma-Cassino-Napoli, il più antico dei tre
collegamenti Roma/Napoli. Abbiamo raccolto i dati, adesso
procederemo con le prove di analisi meteo climatiche e i
risultati verranno poi inseriti negli indicatori di rischio che
gestirà il nostro sistema Miret. Nel prossimo semestre saremo in
grado di avere i primi risultati importanti. Questo sarà il
primo caso applicativo del cambiamento climatico per le
infrastrutture in Italia".
Sull'importanza della gestione e monitoraggio, aggiunge:
"Bisogna investire sì sull'innovazione ma anche sull'efficienza.
Il settore delle costruzioni impatta per il 36-38% sull'energia
legata alle emissioni di Co2. Ets grazie ai suoi sistemi Miret
(gallerie) e Mirets (infrastruttura) per ispezionare e gestire
adeguatamente le opere, è in grado di ridurre questo impatto del
50% rispetto ai sistemi tradizionali". (ANSA).