(ANSA) - BARI, 31 MAR - Sono 51 le istanze di composizione
negoziata, la misura di supporto alle aziende in difficoltà
economiche, presentate in Puglia fino al 28 marzo. Le domande
provengono per una metà da Bari e l'altro 50% tra Lecce,
Taranto, Brindisi e Foggia. Nella provincia di
Barletta-Andria-Trani, non è stata presentata alcuna istanza. Il
dato è stato diffuso da Sandro Pettinato, vicesegretario
generale Unioncamere nazionale, nel corso del convegno 'La
composizione negoziata della crisi d'impresa: istruzioni per
l'uso efficace', organizzato dalla Camera arbitrale della Camera
di commercio di Bari con il patrocinio dell'ordine degli
avvocati di Bari e dell'ordine dei dottori commercialisti di
Bari e di Trani.
Si tratta, si legge in una nota, di "un'utile e agile misura di
supporto alle imprese per consentire di contenere e superare gli
effetti negativi dell'emergenza economica e finanziaria".
L'imprenditore che si trova in condizioni di squilibrio
patrimoniale o economico-finanziario può farvi ricorso per
perseguire il risanamento della propria impresa con il supporto
di un esperto indipendente, che agevoli le trattative con i
creditori e altri soggetti interessati. La Puglia ad oggi si
colloca al quinto posto in Italia, dietro Lombardia, Lazio,
Emilia-Romagna, Toscana e Veneto. Il totale nazionale delle
istanze, sempre al 28 marzo 2023, è di 673.
"Fare informazione e formazione sullo strumento - ha detto il
segretario generale della Camera di Commercio di Bari, Angela
Patrizia Partipilo - è fondamentale per implementarne il
ricorso". "Otto delle cinquantuno istanze presentate in Puglia
sono state archiviate - ha aggiunto Sandro Pettinato -. La
principale causa di chiusura delle istanze è la mancanza delle
prospettive di risanamento (il 75% dei casi). Nei restanti casi,
le motivazioni per cui le istanze sono state archiviate sono la
rinuncia da parte dell'imprenditore (12,5%) e la conclusione di
cui un contratto di cui all'art. 23, comma 1, lett. a), CCII
(12,5%). Due invece le istanze rifiutate e dunque respinte dal
segretario generale per decorrenza dei termini". (ANSA).