(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Con un saldo attivo di 2.653 imprese
nel terzo trimestre del 2020 (5.712 le iscrizioni a fronte di
3.059 cessazioni), Roma è la prima provincia italiana per
concentrazione di attività economiche, seguita da Milano e
Napoli. Questo è quanto emerge dal report trimestrale Movimprese
diffuso oggi. E' quanto si legge in una nota della Camera di
Commercio di Roma. Buono anche il dato regionale: nel Lazio, tra
luglio e settembre 2020, ci sono state 7.541 iscrizioni a fronte
di 4.138 cessazioni, per un saldo positivo di 3.403 imprese. In
totale, le imprese registrate sono 661.289 pari al 10,9% del
totale nazionale. "Pur in una situazione di estrema sofferenza
dettata dall'emergenza sanitaria - afferma il presidente della
Camera di commercio Lorenzo Tagliavanti - i dati diffusi oggi
dalla rilevazione di Unioncamere/Infocamere confermano una
discreta dinamicità del nostro tessuto produttivo e una diffusa
capacità delle imprese di adattarsi alle nuove esigenze e alle
mutate condizioni del mercato economico. Non a caso, tra i
settori con le migliori performance ci sono quello delle
costruzioni (+563 imprese che vale una variazione sullo stock
del trimestre precedente pari allo 0,84%) trainato anche dal
superbonus governativo del 110%, quello delle attività
professionali, scientifiche e tecniche (+329 imprese pari a un
+1,48%), quello dei servizi di informazione e comunicazione
(+160 imprese pari un +0,78%) e il settore della sanità e
assistenza sociale (+59 imprese per una variazione dell'1,41%).
Roma, con un saldo attivo di 2.653 imprese - prosegue
Tagliavanti - è prima tra le province italiane con un tasso di
crescita trimestrale pari allo 0,53% superiore a quello medio
nazionale pari allo 0,39% e questo induce a un minimo di
ottimismo. Purtroppo - conclude - la situazione economica resta
molto complessa e in questa delicata fase è prioritario
sostenere adeguatamente e in tempi rapidi i comparti produttivi
più colpiti dalle recenti restrizioni governative. Rinnovo il
mio ringraziamento non formale alle migliaia di imprenditori
locali che, in questa difficilissima situazione, continuano a
lavorare e resistere tra molte avversità". (ANSA).
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