(ANSA) - PISA, 06 AGO - Più della metà delle aziende pisane
pensa di recuperare nella prima metà del 2021 quanto perso con
l'emergenza Coronavirus. Particolarmente colpiti i settori più
aperti ai mercati internazionali. Lo rende noto la Camera di
commercio di Pisa in base alla rilevazione mensile del Sistema
informativo Excelsior, condotta su un campione di 613 aziende
del territorio di Pisa alle quali sono state poste una serie di
domande per avere un quadro aggiornato della situazione.
"Il quadro che emerge dai dati - spiega in una nota il
presidente della Camera di commercio di Pisa, Valter Tamburini -
è molto pesante ma lascia intravedere qualche elemento positivo.
Pesante perché mette in luce una situazione molto delicata
soprattutto per quegli spezzoni della nostra economia che
andavano bene prima della pandemia come il turismo e in parte
anche la meccanica e la moda. E' invece positiva la capacità di
reazione delle imprese che non solo pensano a ripartire in
sicurezza riqualificando il personale, ma colgono questo momento
estremamente difficile per investire sul digitale che in questo
frangente, ma non solo, diventa un elemento estremamente
importante". Per il 54% delle aziende pisane, sottolinea la
Cciaa, il recupero post-Covid è atteso nel 2021, migliore la
situazione nell'edilizia, servizi avanzati e logistica. Solo il
10% del totale delle aziende non ha subito contraccolpi
produttivi e perdite economiche significative nel corso del
lockdown, mentre gli effetti di questa crisi hanno reso
particolarmente difficile l'orizzonte di business della
stragrande maggioranza delle imprese: l'89% del totale imprese
con almeno un dipendente non ha ancora assorbito le
ripercussioni della crisi e oltre la metà di queste (54%) si
attende di poter superare questa fase solo nella prima metà del
2021. Un percorso dunque che si presenta in salita visto che un
ulteriore 33% pensa di recuperare entro la fine del 2020 il
ritorno a risultati operativi accettabili mentre un 7% conta di
aver recuperato entro luglio e un altro 7% entro ottobre
dell'anno in corso. Peggiore la situazione delle imprese che
intrattengono rapporti di affari con l'estero, per questa
categoria il 59% delle aziende conta di recuperare nel 2021:
pesano su questo gruppo le difficoltà più volte ricordate legate
alla netta contrazione dei flussi commerciali e turistici
internazionali. (ANSA).