(ANSA) - VENEZIA, 26 GIU - Secondo una ricerca di Unioncamere
del Veneto a partire da fine febbraio 2020 i flussi veicolari
nelle autostrade hanno risentito pesantemente delle limitazioni
per il contenimento della diffusione del Covid previste dal
Governo. Il transito è rimasto consentito solo per i veicoli
dedicati al trasporto di prodotti indispensabili (come
carburante, ortofrutta, latte e derrate alimentari, ricambi o
rifornimenti per le imprese, ecc.). Nel periodo 12-30 marzo 2020
i transiti di veicolo leggere alla frontiera del Brennero si
sono azzerati rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre il
traffico pesante è crollato tra il -30% e il -70%. Sulla rete
autostradale del Nord Est l'effetto Covid ha provocato,
soprattutto nelle settimane clou del lockdown (dal 16 marzo 2020
in poi), un traffico leggero in picchiata e una forte
contrazione dei mezzi pesanti, per poi riprendersi gradualmente
da metà aprile in concomitanza della Fase 2 e dell'allentamento
delle misure di sicurezza.
Sulla base degli ultimi dati disponibili, nel 2019 sulla
rete autostradale del Nord Est il volume di traffico veicolare
complessivo era rimasto stazionario (quasi 19 miliardi
veicoli/km) e sostenuto solo dal traffico pesante. Gli
incrementi maggiori della componente pesante si erano registrati
nelle tratte dell'A31 Valdastico (+3,5%), dell'A27
Mestre-Belluno (+2,5%), dell'A13 Bologna-Padova (+2,3%),
dell'A22 Brennero-Verona (+2,1%), e dell'A4 Padova-Mestre
(+1,8%). Si era invece osservata una flessione del traffico
veicolare leggero soprattutto nell'A4 Venezia-Trieste (-1,8%) e
nell'A23 Udine-Tarvisio (-1,0%) a causa dei lavori riguardanti
la Terza Corsia che incoraggia, per spostamenti brevi,
l'utilizzo della viabilità ordinaria. (ANSA).