(ANSA) - ROMA - "Si avvera un sogno: eravamo a Napoli e a
Milano e cercavamo da tempo il locale giusto a Roma. Eccoci qui
finalmente nel negozio dove era Hermes, in pieno Tridente,
in una strada strategica. Inizia per noi una nuova avventura,
perché vorremmo trasmettere un poco della nostra napoletanità ai
romani, anche se avevamo già molti clienti nella capitale".
A parlare è Maurizio Marinella, erede del celebre marchio di
cravatte made in Napoli, che oggi inaugura il suo 'agognato'
negozio romano, in via di Campo Marzio, a due passi dal
Parlamento e dietro al salotto di Roma, piazza San Lorenzo in
Lucina. Per la maison si tratta del quarto negozio in Italia,
dopo la storica sede in Piazza Vittoria a Napoli inaugurata nel
1914 e i due punti vendita a Milano, aperti rispettivamente nel
2003 e nel 2014.
"L'apertura del negozio di Roma rappresenta per noi un grande
orgoglio, il completamento di un percorso che ci lega
ulteriormente alla nostra amata Italia" commenta Maurizio
Marinella con vena patriottica. "Un percorso che - aggiunge -
partendo da Napoli più di cento anni fa e passando per Milano,
ci ha portati ora a coronare il sogno di essere presenti anche
nella Capitale". Il marchio E. Marinella è stato in grado di
replicare nella sede romana la stessa atmosfera degli altri
negozi in tutto il mondo, sparsi tra Milano, Londra, Tokyo e
Hong Kong. Oltre alle cravatte, simbolo storico del marchio, le
collezioni E. Marinella includono anche camicie, borse, prodotti
in pelle, foulard, profumi e caschi.
"Sicuramente cercheremo di portare i valori e l'entusiasmo
che ci ha sempre contraddistinti anche a Roma: attenzione al
cliente, cordialità, professionalità e, ovviamente, le nostre
cravatte - assicura Marinella - anche se per Roma abbiamo
pensato a un profumo, che si chiama Anteprima e una linea di
borse da donna che riportano sulla pelle il disegno di alcune
cravatte della linea Archivio, degli anni Trenta. Continueremo a
provare ad essere un simbolo positivo della nostra città,
qualcosa di cui Napoli potrà sempre essere orgogliosa". (ANSA).